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ISLA MARGARITA – KITESURF CON I FTARELLI MINUTELLO!!

Report di una vacanza only kitesurfing dei frtatelli Minutello a Isla Margherita

Le calde ventate estive erano un ricordo ormai lontano, e le ultime uscite in kite erano al limite della sopportazione umana, con temperature così proibitive, da rendere arduo qualsiasi tipo d’allenamento. Così, quando si è presentata la proposta per questo viaggio a Isla Margarita, non abbiamo esitato minimamente. L’occasione era ghiotta, due settimane nel caldo mare dei Carabi per staccare un po’ e ricaricarsi, non era affatto male. Inoltre ci saremmo allenati e avremmo testato le nostre nuove vele. A questo kite trip in Venezuela, avrebbero partecipato i riders del team Slingshot/Mystic, Erik Volpe, noi Minutello Brothers Emanuele, Francesco e Ale, inoltre Alessandro Caponio di Kitesurf Taranto e Andrea Ragazzoni. Le statistiche davano vento tra i 15 e i 25 nodi e, con l’approssimarsi della partenza, le rilevazioni e le previsioni a breve, lo confermavano.

Il 7 Marzo, giorno della partenza, alzataccia alle 5:00 e di corsa all’aeroporto con la macchina che scoppiava per tutti i bagagli a bordo. Al check in, la solita partita dell’extra bagaglio da giocarsi, visto che trasportare tavole da kite è un lusso, che può costare caro. Comunque dichiarando che il bag conteneva dei parapendii, ce la siamo cavata con 75 Euro all’aeroporto di Fiumicino e 35 Euro al ritorno.
Dopo undici ore di volo, siamo a Caracas, in attesa del volo locale per Porlamar a Isla Margarita. Scendendo dall’aereo, siamo subito accarezzati dal caldo Aliseo, che ci accompagnerà, poi, fino al giorno del ritorno.
L’aeroporto brulica di tassisti non autorizzati, che ti offrono un passaggio con destinazione a volte ignota e a ogni angolo trovi chi ti propone il cambio Euro-Bolivar offrendoti praticamente il doppio del cambio ufficiale. Dopo aver girovagato qualche ora in aeroporto, ci imbarchiamo e dopo circa 40 minuti atterriamo a Porlamar. Arrivati in Posada, anche se esausti per il viaggio, sballiamo immediatamente i materiali e montiamo subito le tavole per avere già tutto pronto. Poi subito a nanna.

Il giorno dopo, sveglia alle 6:00, complice il fuso orario, ma anche per la frenesia di andare in spiaggia. El Yaque, patria di molti campioni di windsurf e kite, è invasa da italiani, molti dei quali non semplici turisti ma trapiantati, con varie attività in loco. Il vento è davvero forte, ma molto rafficato e non è proprio l’ideale per allenarsi nel freestyle. Non mancano altri spot comunque, come la vicina Guamache, con vento più costante o spostandosi al Nord, per trovare anche spot per fare wave.
La vera chicca è Isla Coche. Una vera palestra per freestyler, con vento perfettamente off, acqua strapiatta, e barche di pescatori pronte al recupero a ogni evenienza. Un giorno, una delle nostre ali stava andando velocemente alla deriva poiché si era sganciato il leash, ma il loro intervento immediato, ha evitato il peggio e quando hanno visto la loro ricompensa di 50 Bolivar, hanno fatto festa e si sono tuffati facendo a gara, per chi li prendeva prima. In queste condizioni, abbiamo avuto modo di provare i nuovi materiali Slingshot e abbiamo potuto constatare che il sail designer è riuscito ad apportare modifiche per ottenere performance che abbiamo davvero apprezzato!

Quest’isola, ha ospitato per tre giorni, una delle tappe del tour Slingshot International in Venezuela, con gli atleti di maggior calibro tra cui Youri Zoon, Mauricio Abreu, Alex Fox, Erik Volpe, Karolina Winkowska. Il mare di Coche, è stato così il palcoscenico ideale per tutti noi che, caricandoci a vicenda, ci siamo sbizzarriti nelle manovre più spinte. E che dire di Youri, una macchina perfetta, da vero fuoriclasse, con il suo stile sempre più power, ha regalato uno spettacolo veramente grande. E proprio qui, all’improvviso, ha tirato fuori dal cilindro il suo “319” ripreso per la prima volta, che contribuirà poi alla vittoria al PKRA in Marocco.

Poi, dopo aver sistemato le strutture in acqua, sembrava veramente di stare in un wake park. La sera spesso ci si ritrovava da Fuerza 6, un locale messo su da una windsurfer cilena dalla simpatia unica. Le pareti erano tappezzate da poster, foto e copertine di riviste con dediche, di tutti i campioni del mondo del kite e del windsurf, passati da lì nel corso degli anni. Poi, il suono incessante di musiche caraibiche che ci accompagnava durante la giornata, la sera era un invito al divertimento, ma la stanchezza, spesso, non lasciava molto spazio. I giorni corrono veloci, e al momento del ritorno in aeroporto il vento sembra ancora accarezzarci insieme ai ritmi caraibici che si odono qua e là? il cuore ci dice che questo non sarà un addio?

Un ringraziamento particolare, va ad Alessandro Caponio, che ha organizzato questo viaggio in maniera splendida ed è sempre stato attento e presente per ogni nostra esigenza.

INFO E CONSIGLI

VOLI: Caracas si raggiunge facilmente dai principali aeroporti italiani, con voli diretti e con tutte le compagnie. La Tap fa scalo a Lisbona. Da Caracas, poi, diverse compagnie locali portano a Porlamar. Noi abbiamo viaggiato bene con Alitalia e con Laser.

CLIMA: La temperatura oscilla dai 26 °C a Gennaio ai 29-30 °C di Settembre. Escursione termica quasi inesistente. La temperatura dell’acqua non scende mai sotto i 26 °C, quindi una lycra, normalmente, è sufficiente. Il periodo delle piogge è da Ottobre a Dicembre.
Il periodo più ventoso è da Gennaio a Luglio, con vento che oscilla dai 15 ai 25 nodi, ma anche tra Agosto e Dicembre, c’è una buona probabilità di avere vento dai 10 ai 20 nodi. Attenzione al sole, ustiona anche quando è nuvolo!

DOVE ALLOGGIARE: sia Margarita sia Coche sono ricche di Posadas e resort con prezzi a partire da 10 Euro a notte. Noi siamo stati benissimo presso il Canoa Posada, spendendo circa 20 euro per la tripla e 30 per la doppia, con prima colazione. Molto pulita, ottimo servizio e colazione veramente da paura!
A Coche, in Posada da Claudio, un romano trapiantato ormai da molti anni, con 20 euro all inclusive, colazione pranzo cena e bar!

VARIE: La moneta locale è il Bolivar. 1 Euro = circa 6 Bolivar, ma molti negozi accettano il pagamento in Euro. Non sono richieste vaccinazioni. La lingua è lo Spagnolo. Fuso orario 5 ore e 30 minuti. Se noleggiate un’auto, un pieno di benzina costa meno di 1 Euro!

CONTATTI: è possibile avere info e prenotare per Margarita, Los Roques, Adicora e Coche contattando tarantokitesurf@hotmail.it o visitando il sito kitesurftaranto.it.

OLIMPIADI RIO 2016.. FUORI IL WINDSURF, DENTRO IL KITESURF!

La Federazione internazionale della vela (Isaf) ha annunciato l’introduzione di tre nuove classi nelle gare olimpiche a partire dall’ edizione dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016.

La novità più “interessante” è l’introduzione della classe kitesurf  al posto del windsurf!!

Infatti una votazione del Consiglio dell’Isaf con cui si doveva decidere se far rimanere nel programma olimpico il windsurf o far entrare il kitesurf è stata molto chiara e si è conclusa con un 19-17 a favore del Kitesurf.

Il kitesurf verrà introdotto da subito anche ai Mondiali. Era giusto che questo tipo di gara guadagnasse la dignità olimpica, perchè era pronto per questo e perchè a Rio sarà un complemento spettacolare alle altre gare di vela del 2016″.

Puoi commentare questa decisione nel  forum!

ROMA EVENT ONE 2012.. SECONDA EDIZIONE!!

Dopo l’enorme successo del 2011, che ha visto sfilare fra musica, colori, sport e divertimento, i migliori atleti del mare su tavole, con vele, aquiloni e pagaie, anche il 2012 vede arrivare il “ROMA EVENT ONE 2.0”, che vedrà Roma riaffermarsi per il secondo anno di seguito come capitale degli sport acquatici e on the beach.

Location indiscussa dell’evento sarà anche quest’anno la spiaggia della “Rambla”, stabilimento balneare fra i più cool del litorale della capitale, sia per la bellezza della struttura che per la possibilità di fare sport d’acqua e sport on the beach. La Rambla è immersa nella Riserva Naturale di Maccarese ed è a soli 20 minuti da Roma e dall’aeroporto romano Leonardo da Vinci, a 30 minuti dal Porto di Civitavecchia e ad appena 1 km dall’autostrada A24. Ristorante, bar, spazio verde, area bambini, ampio parcheggio, spogliatoi con docce: tutto a disposizione degli ospiti.

Dal 20 al 23 settembre 2012 – date in cui si terrà il REO 2.0 – la spiaggia della Rambla ospiterà atleti di fama internazionale, i migliori brand del settore sportivo, personaggi dello spettacolo  e i protagonisti dei campionati italiani, impegnati in prima linea alla promozione dello sport  in un susseguirsi di contest, gare, dimostrazioni e lezioni gratuite, rivolte sia agli appassionati che a tutti coloro che siano semplicemente attratti dal voler provare nuove emozioni, colorate di musica e tanto divertimento.

Tante le special session delle varie discipline dove gli atleti dei vari campionati italiani dimostreranno le loro abilità, in gare di ogni livello. Durante le due giornate dell’evento, infatti, si avrà la possibilità di poter sperimentare il kitesurf, il windsurf e il sup grazie agli istruttori e ai campioni che saranno pronti a coinvolgere con entusiasmo e professionalità chiunque sia interessato a cimentarsi con queste avvincenti discipline, testandone direttamente e in eslclusiva le nuove attrezzature.

Il “Roma Event-One 2.0” darà ai maggiori brand internazionali di kitesurf, windsurf, surf, paddle surf, beachtennis, skate e indoboard, l’opportunità di presentare le novità 2013 negli spazi espositivi allestiti in un villaggio sulla spiaggia con 35 stand esclusivamente tecnici, dove si potranno raccogliere consigli e spiegazioni sui nuovi materiali all’avanguardia. Gli stessi atleti – portabandiera dei vari brand – si sfideranno poi in gare mozzafiato nelle discipline del kitesurf, windsurf, skate, parkour e indoboard. Per l’occasione il “Roma Event-One 2.0” ospiterà anche una tappa speciale con gli atleti del Campionato italiano di Paddle Surf. Come l’anno scorso, il 2012 vedrà la partecipazione delle PINK BUTTERFLY, facenti capo all’Associazione Pagaie Rosa Dragon Boat, onlus creata da donne operate di tumore al seno il cui obiettivo principale è quello di testimoniare attraverso l’attività sportiva che il tumore al seno non le ha vinte, ma si è trasformato per loro in un’opportunità di coraggio e di nuova vitalità.

L’evento sarà altresì promotore e sostenitore di un’associazione rivolta ad aiutare concretamente le famiglie di bambini malati di tumore con la creazione di strutture di accoglienza, l’Associazione Peter Pan Onlus, organizzando una raccolta fondi durante i tre giorni non solo dedicati allo sport. Non mancheranno poi gli aperitivi e le serate anche dopo il tramonto. L’evento sarà accompagnato da tanta musica e dallo speaker LUCA GENTILINI che trasmetterà in diretta dalla spiaggia e darà inizio all’opening party di sabato 22.

Grande novità di quest’anno sarà il REO LIGHT, un mini evento teaser, sempre alla Rambla di Maccarese che avrà luogo a metà maggio (probabile data 12/13 maggio). Consisterà in un TEST DAY di due giorni per le aziende che saranno presenti  a settembre in occasione dell’evento ufficiale, potranno mostrare e far testare gratuitamente al pubblico tutti i materiali e le attrezzature 2012 con l’aggiunta di qualche novità dell’ultim’ora. In occasione di questo mini evento saranno organizzati dei contest amatoriali aperti al pubblico, nel corso dei quali potranno essere provate, per mezzo divertenti competizioni, tutte le discipline sportive che faranno parte del “REO 2.0” 2012.

Molte le aziende che hanno che già confermato la loro presenza, tra cui:
NAISH, KIAOLO, RRD,NSP, FANATIC, GAASTRA, TABOO, STARBOARD,JIMMY LEWIS, SEVERNE,MOKY,ROYAL, SIMMER, BEST, LIQUID FORCE, KITE FIX, SLINGSHOT, MYSTIC, LOADED, SHIINN, WAINMAN, CALIBRO 9, NEWIND, HYDRO, AIRUSH, FLYSURF, LOOSE, ARRIBARRIBA, NOBILE, ABOARD,OZONE.

Naturalmente RED BULL ci darà la carica giusta per il secondo anno consecutivo.

NUOVA AUDI Q3 PER.. GLI APPASSIONATI DEL KITESURF

Grandissima novità da casa Audi per gli appassionati del Kitesurf.

L’ allestimento jinlong yufeng (dragone dorato nel vento) è dedicato agli appassionati del kitesurf.

Anche l’Audi celebra lo zodiaco cinese e il simbolo del drago con un allestimento speciale, presentando la concept Q3 jinlong yufeng, che affianca al Salone di Pechino la RS Q3. L’allestimento jinlong yufeng (dragone dorato nel vento) è dedicato agli appassionati del kitesurf e, così come la precedente Vail Concept, svelata a Detroit e pensata per gli amanti degli sci, propone soluzioni e accessori esclusivi per esaltare il carattere della piccola crossover tedesca.

Leggi tutto l’articolo su  quattroruote..

I RISULTATI DELLA TAPPA RACE KITEBOARDIN DI SCAURI

per gli amici di kitepoint.it ecco i rusultati della prima tappa del campionato Italiano di Race Kiteboarding.

Clicca sull foto per ingrandire l0immagine!

 

 

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TEST SLINGSHOT FUEL 2012

“Sono ormai due anni che utilizzo il C-kite FUEL della Slingshot, e lo faccio perché risponde esattamente alle esigenze di ciò che cerco e che pratico. Premettendo che spesso in spiaggia mi viene chiesto il parere su alcuni aquiloni, il più delle volte sono costretto a pensare che la persona che mi stia ponendo il quesito debba ancora prendere la sua strada. Io ho scelto il mio percorso e in questi 2 anni non potevo fare scelta migliore, anche se ogni cosa ha i suoi compromessi: neanche a me nelle giornate meritevoli di onda piace stare a fuoco strapless con un ala che non molla sull’onda neanche a piangere, ma è li che invece nasce il dialogo tra il mare, te e le forze in gioco intermediate da questo mezzo quale è per l’appunto l’aquilone quando si sta su un onda, solo un mezzo di trasporto per raggiungere lo sweel. Ma la risposta sta per l’appunto che ogni ala nasce finalizzata ad un certo tipo di riding, ed il riding per chi usa FUEL è prettamente un freestyle wakestyle,e chi ha già girato in cablepark sa cosa intendo: un riding con un ala più ferma possibile sia nello stacco che nell’esecuzione del trick, con cavi a quel grado che uno cerca sempre di diminuire, e con la leading rigorosamente perpendicolare all’acqua, in boots o straps a seconda delle condizioni di flat o chop, e. . perché no, magari con delle strutture in acqua.

E’ vero che anni fa il wave riding lo si faceva esclusivamente con i Ckite, perché quelli c’erano, ora chi fa la scelta del waveriding penso che possa optare su un ala prettamente predisposta a quel riding, ma è pur vero che ci sta ancora qualcuno che come me si trova su un onda con un C-kite.

Ora va tanto di moda sul mercato un tipo di ala che è tutto e niente perché molti si trovano in uno stato di confusione tale da pretendere dall’ala massime performance sia in freestyle, che freeride che race che waveriding! Io penso che a sia impossibile solo a pensarsi, e preferisco soffrire (per ora) sulle onde e privilegiare il wakestyle, pur continuandomi ad allenare su entrambe le discipline! Ciò non esclude la possibilità che un domani vicinissimo o lontano che sia io torni al mio vecchio e caro RPM per trovare un equilibrio giusto tra le due discipline (ricordo ai neofiti che si tratta dell’ala che ha vinto il pkra2011 disciplina freestyle grazie Y.Zoon e a livello italiano ha portato Lorenzo Giovannelli a vincere il premio overall).

Tanto per la cronaca, in quanto a boards, quest’anno utilizzo Misfit2012 per le competizioni e gli allenamenti, e la SHIN per il riding in boots!

Quello che voglio trasmettere è solo l’amore per la disciplina, quindi la scelta che ne consegue, aldilà dei fini commerciali. . fate la vostra scelta AND RIDE HARD!”

Emanuele Minutello

MANOVRE E TRICK – INDY 313

Una super manovra in puro wake style per inaugurare la nuova sezione “Manovre e Trick”  di kitepoint.it.

Quì potrete studiare la tecnica delle manovre più radicali in collaborazione con i migliori atleti e portali del settore  kitesurfing.

INDY – 313

Un indy 313 è la somma di un indy grab con un 360°, girato frontside. Quando realizziamo una manovra in potenza, dobbiamo tener conto che abbiamo bisogno di una buona velocità, dare uno stacco molto potente, con il kite a 45°, così da ottenere altezza, e tempo sufficiente, senza il bisogno del sostegno della vela.

Useremo la fine dello stacco, come il momento in cui portare la tavola all’indietro per afferrarla in indy grab, lasciando la mano posteriore per grabbare.

Dopo il grab, riprenderemo la barra con entrambe le mani, per tirare con energia e passare la barra. Per fare questo dobbiamo portare la barra accanto al fianco con le due mani e cambiare la posizione dietro la schiena.

Dobbiamo avere un buon impulso di rotazione frontside per continuare a ruotare dopo il passaggio di barra e atterrare heelside. Quanto più “stirato”, sarà l’indy, tanto più impulso avremo per poter terminare la manovra e più facile sarà realizzare il trick.

 

 

 

 

PER GLI AMANTI DEL WAVE ARRIVA INDIO KITECAMP

Siete pronti per surfare alcune tra le onde più belle del mondo?!.. date una letta a questo articolo e non riuscirete più a dormire…

All’arrivo nel minuscolo aeroporto ho cominciato a preoccuparmi, e la mia preoccupazione è continuata sul taxi che si muoveva attraverso il nulla… era tutto cosìlontano, senza internet, senza ospedali, telefono, negozi… Quando siamo arrivati e ho visto il set up che si è presentato davanti ai miei occhi, con i piccoli ostelli sulla spiaggia, le onde perfette che rompevano di fronte, i local così cordiali e poi il cibo delizioso, hanno fatto cambiare presto il mio umore e ho capito subito che questo era “IL” posto che avevamo a lungo cercato. La nostra terra era di fronte alla migliore onda per il kite che avessi mai visto, vicina alla spiaggia, tranquilla e perfetta.

Da allora è cambiato molto, abbiamo addirittura ottenuto la connessione wireless e la ricezione del cellulare, il che ci rende un po’ meno isolati dal resto del mondo.

L’esperienza più grande è stata quella di costruire una casa in Indonesia, senza leggi alle quali appoggiarsi, solo con la fiducia della popolazione locale e una sensazione costante d’incertezza che ci attanagliava lo stomaco. Nel corso degli anni ci siamo fatti degli amici fidati, anche se, quando si parla di soldi, non ci si può fidare di nessuno. Due anni fa abbiamo deciso che ci saremmo costruiti la nostra casa e, dopo quattro mesi di duro lavoro, con Bertrand che doveva controllare ogni movimento degli operai, la casa era finita. Sono rimasta impressionata dal lavoro che Bertrand ha fatto con gli operai e come ha affrontato tutto il processo, poiché ci sono delle differenze enormi nelle nostre culture e nell’etica del lavoro. In Indonesia la cosa più importante è quella di comportarsi sempre bene con le persone e tenerseli amici, perché non hanno nulla. Gli indonesiani hanno forte in sé la contrattazione e, a volte, tendono ad avere un rapporto un po’ complicato con il denaro, bisogna essere rigorosi ma al tempo stesso non perdere mai la calma, ci si può lamentare e impartire istruzioni, ma tutto con il sorriso. A volte può rivelarsi una bella sfida e, quando mi guardo indietro, resto sorpresa da ciò, che siamo riusciti a realizzare, la casa è bellissima! Abbiamo ottenuto gli allacci dell’acqua e la corrente elettrica, con noi c’è una famiglia locale che si prende cura della casa quando non ci siamo e cura di noi quando siamo sull’isola, cucinando, pulendo e tenendoci compagnia con i loro sorrisi.

Forse la cosa che apprezzo di più di questa vita è la semplicità, mi sento sempre felice e tranquilla, ho la sensazione che stare così lontano da tutto sia un bene per avere una visione diversa delle cose. Adoro anche non aver bisogno di un’auto! Odio guidare e mi sembra una perdita di tempo, qui arrivo agli spot a piedi, ogni giorno la vita è surf, kite, mangiare bene, stare con gli amici e dormire. Ormai gli amici ci vengono spesso a trovare per qualche tempo, stanno qui u po’ e poi ne arrivano altri.

Abbiamo iniziato a fare i camp di wave riding due anni fa e velocemente la cosa è diventata molto popolare. Il fatto di avere solo tre persone ai camp per settimana, rende possibile focalizzarci sull’insegnamento personalizzato. La stagione ventosa qui è piuttosto breve, due mesi con vento costante (Settembre e Ottobre), ma che condizioni! Credo che sia il posto miglior al mondo per il waveriding. Il vento si alza intorno alle 12:00, e soffia perfettamente side shore, mantenendo le onde pulite. Avere dei point break definiti aumenta la sicurezza e i canali di fuga sono veramente grandi. Se qualche rider ha un po’ paura o sono meno esperti, c’è la possibilità di starsene più sulla spalla e andare più nell’inside solo quando si sentiranno più sicuri. Dal momento che il vento non si alza prima delle 12:00, fare surf qui la mattina è qualcosa di fantastico! Abbiamo trovato moltissimi spot di qualità girando l’isola, sia destre sia sinistre quindi, se un giorno non dovesse esserci vento, non c’è da preoccuprasi, si può sempre optare per una session di surf o di S.U.P.La maggior parte dei rider che abbiamo avuto sull’isola, ha migliorato notevolmente il proprio wave riding e la comprensione delle onde. Durante i camp realizziamo i filmati che sono osservati la sera, per comprendere gli errori e ricevere consigli. Qualcuno rimane molto sorpreso, altri si deprimono un po’ quando si vedono filmati, ma penso che questo sia il modo migliore di imparare!

Non c’è solo kite o surf sull’isola, abbiamo delle moto con cui è possibile girare l’isola e l’interno o si può andare a pesca, giocare a pallavolo, godersi un massaggio, mangiare buon cibo indonesiano, bere succo di mango fresco, e anche stare solo davanti alla tv o su FB.Abbiamo sposato l’idea di voler proteggere il più possibile questo luogo incontaminato e tenerlo lontano dal turismo di massa, infatti, non diciamo mai né il luogo né il nome dell’isola. Possiamo solo dire che è a una quarantina di minuti di volo da Bali e quindi abbastanza facile da raggiungere e che qui forse potrete sperimentare il miglior wave riding del mondo!

Per altre informazioni potete visitare il sito www.indokitecamp.com alla sezione kitecamp.Vi aspettiamo,
Tuva Jansen e Bertrand Fleury

Info Kitecamp:
Dal 1 Settembre al 1 Novembre, su prenotazione, massimo tre posti a settimana, alloggio nella casa privata di Bertrand Fleury e Tuva Jansen, cibo e bevande (non alcooliche) comprese, video allenamento ogni giorno, gita di pesca in barca, due ore di massaggio la settimana, CD con le foto a fine camp. Non è un camp per principianti, è necessario avere un buon controllo, bolina sicura, rilancio in qualsiasi condizione e anche una certa esperienza di wave riding, in quanto è un camp di perfezionamento. Video coaching personalizzato per osservare, correggere, dare consigli e migliorare. Possibilità di fare surf il mattino con onde perfettamente glassy e, subito dopo pranzo, il vento si alza e si trasforma in un wave spot perfetto per il kite. La casa è sullo spot. Volo da Bali e poi due ore di auto e si arriva nel paradiso misterioso. Poiché i posti sono limitati a un numero di tre rider a settimana, chi fosse interessato dovrebbe già programmare adesso la sua incredibile esperienza indonesiana. Potete compilare il modulo d’informazioni sul sito o scrivere a indokitecamp@hotmail.com.

KITESURF IN LAGUNA!!

A distanza di cinque anni dall’ultimo evento nella scena italiana del Kitesurf Red Bull torna con un format nuovo, senza precedenti. Non è una long distance e neanche una classica kitesurf race, si tratta del Red Bull Kite-O, una gara di endurance cross e orienteering che mette alla prova abilità tecniche e capacità strategiche e che vedrà gli atleti impegnati in un testa a testa attraverso le lagune di Grado e Marano per tagliare il traguardo a Lignano Sabbiadoro.

Tra il 10 aprile e il 10 maggio, appena si presenteranno le condizioni meteo per lo svolgimento della gara, sarà chiamato l’evento. In 40 si troveranno a Grado sulla spiaggia della Tenuta Primero per la partenza e ogni partecipante riceverà una mappa insieme ad una bussola per orientarsi nella zona lagunare dell’Alto Adriatico e trovare la strada più breve per raggiungere la meta.

La distanza da coprire sarà di circa 40 km, da percorrere intervallando l’uso del kite all’uso delle proprie gambe laddove la profondità non sarà sufficiente a permettere la navigazione . Gli atleti potranno tracciare il loro percorso individualmente secondo lo studio della mappa e con l’ausilio della bussola ma saranno obbligati ad attraversare dei way point prestabiliti.

Chi desidera partecipare al Red Bull Kite-O deve inviare la propria candidatura sul sito www.redbull.it/kite-o e compilare l’apposito form. Il comitato organizzatore prenderà in esame tutte le richieste e selezionerà 30 di queste in base ai risultati degli ultimi 4 anni e alle skill tecniche. I 30 fortunati andranno ad aggiungersi a 10 top rider che invece riceveranno l’invito per l’evento. L’evento è ammesso anche alle donne, unica condizione per tutti i partecipanti è un’età superiore ai 16 anni.

Per maggiori informazioni su modalità di partecipazione e regolamento vi invitiamo a visitare il sito www.redbull.it/kite-o.

Articolo tratto da Kitemag

RACCONTI DAL BLOG DI ALEX PASTOR

ALEX ci racconta le sue “emozioni” sulle gare in MArocco e in Francia:

Queste 2 gare sono state davvero vicine. Ho aggiornato la mia pagina facebook tutti i giorniper dare le news sui miei risultati e su come andavano le gare!!

Mi sento veramente bene e motivato per puntare dritto al titolo quest’anno.

Ho iniziato l’anno piuttosto bene in Marocco, sono riuscito a vincere i singoli e sul finale ho avuto il miglior punteggio del nuovo sistema finora (54,6 punti su 70). Questo mi rende davvero entusiasta.. purtroppo il vento non era così forte e non riuscivo a trovare ila potenza quanto ne avevo bisogno e ho perso due volte contro Youri, e la seconda volta è stata di appena 0,3 punti di differenza.

Leggi tutto  l’articolo nel suo blog!