Montespluga – Madesimo,Sondrio, Lombardia


Visualizzazione ingrandita della mappa

Altezza di partenza 1900 mt, innevamento dalla seconda metà di Dicembre fino a Marzo.

Spot di Montespluga, Lombardia, fanno parte del comprensorio anche le località di Madesimo e Sondrio, si raggiunge percorrendo la SS36, in direzione di Lecco, seguendo poi le indicazioni per ColicoChiavenna e Montespluga, una volta arrivati basterà lasciare la macchina al parcheggio, lo spot si trova proprio lì.

Lo spot presenta dolci pendenze e si costituisce anche di un grande lago ghiacciato, ma la sua praticabilità non è accertata, sullo spot il vento soffia da nord con una buona intensità.

Sullo spot si parte da un’altitudine di 1900 mt.

1

Lo spot che lavora con i venti da nord, presenti molto spesso, vento che supera anche i 20kn.

Per chi della zona e desidera andarci:
1) non andare alla foce del fiume, li il ghiacchio rischia di cedere a causa del fiume.
2) stare alla larga dalla diga (come in tutti i laghi formati dalla diga), li il ghiaccio potrebbe non essere allo stesso livello dell’acqua.

Schermata 2013-10-12 a 11.56.10

Valle Formazza – Riale-Toggia, Piemonte

Visualizzazione ingrandita della mappa

Altezza di partenza 2200 mt, innevamento dal mese di Novembre fino al mese di Aprile.

Lo Spot di Valle Formazza, Piemonte, si raggiunge percorrendo l’autostrada A8 oppure l’autostrada A26, si esce a Gravellona Tomice e si prosegue per Domodossola e si prende l’uscita di Crodo-Valle Formazza, giunti qui si prosegue per la Cascata del Toce e si arriva fino a Riale, da qui, dopo aver lasciato la macchina al parcheggio si prosegue a piedi attraverso una strada ricoperta di neve e si prosegue verso il Lago di Castel.

Si può percorrerla a piedi, con racchette o sci d’alpinismo; con gli ultimi due si possono tagliare alcuni tornanti guadagnando tempo prezioso. Una volta imboccata la valletta dove si vede la diga sullo sfondo, in prossimità di una casetta sulla destra, svoltare e risalire il pendio verso ill lago del Castel.

Lo spot si aprirà da solo davanti i vostri occhi.

Schermata 2013-10-12 a 11.33.05

Tempo medio di salita dal parcheggio: 1h 30m

Lo spot si presenta come un luogo adatto sia a coloro che sono già esperti e vogliono cimentarsi in evoluzioni e forme spettacolari, sia per coloro che vogliono iniziare a praticare questo sport, potendo trovare altopiani più bassi e più facili da percorrere, il lago si ghiaccia in inverno, ma non c’è la certezza che sia praticabile. Lo spot parte da un’altezza di 2200 mt., a salire.

100_2391

Lo spot è da sogno e adatto a qualunque livello. Le possibilità di spaziare sono enormi e probabilmente ancora inesplorate. Lo scenario attorno è mozzafiato. Il lago del Castel (2216 m) in inverno è probabilmente praticabile ma lo spot è talmente ampio che non andrete via con il rimorso di non averne segnato la superficie. In ogni caso il lago non è monitorato ed è meglio non correre rischi inutili.

Vento: Lo spot è ben esposto e offre un’alta percentuale di giornate ventose, soffiando con buona intensità.

Innevamento: Da novembre ad aprile.

Altre info: Fra auto e salita a piedi il posto non è agevole da raggiungere, ma lo spot è magnifico e merita tutto lo sforzo. E’ possibile organizzarsi per una sola giornata ma la cosa migliore è pernottare al Rifugio Maria Luisa (2157 m – tel. 032463086) aperto tutto l’anno.

100_2392

Vetan – Aosta, Valle d’Aosta


Visualizzazione ingrandita della mappa

Gli altopiani di base sono a 1850 mt mentre i punti più alti raggiungibili sono a 2700mt, innevamento dalla seconda metà di Dicembre alla seconda metà di Marzo. Lo spot si estende a partire da un pianoro a 1820 m con esposizione sud, mai in ombra durante la giornata, ed è adatto anche ai principianti. I rider con una certa esperienza possono superare il pendio a ovest per accedere ai pianori alti a condizione di essere ben invelati perchè normalmente il vento arriva leggermente da monte.

Vetan: campetto base

Lo spot si sviluppa su una serie di alpeggi e offre una vista molto suggestiva sulla valle. Dal campetto base si può risalire verso i 2730 m di punta Leysser. In ogni caso la parte bassa da sola è molto varia e soddisfa qualunque snowkiter se l’innevamento è sufficiente. Spot indimenticabile se si indovina la giornata giusta.

global (1)
Nel’immagine il rettangolo (campetto base) e l’area attorno in campo verde evidenziano la parte adatta ai principianti. Lo spot si allarga in funzione delle condizioni di neve/vento e skill del rider fino alle parti evidenziate in arancio. La linea rossa rappresenta un passaggio cui prestare attenzione perchè sotto scorre un torrente e ci sono diversi cespugli e alberi che disturbano. Il tracciato giallo in basso è il percorso dal parcheggio allo spot.

VENTO

Lo spot lavora con venti dal quadrante Nord. Maggiore è la componente Est maggiore sarà la probabilità di trovare vento buono. Evitare le giornate con previsioni di vento forte da Nord-Ovest perchè il più delle volte entra molto sporco con raffiche violenti e repentini  cambi di direzione; addirittura con vento molto forte capita che lo spot resti completamente in ombra. Teoricamente  i venti dal quadrante Sud sono perfetti, ma non illudetevi, a Vetan non soffiano mai se non forse sotto perturbazione.

INNEVAMENTO
I mesi migliori sono normalmente gennaio e febbraio perchè lo spot è esposto a mezzogiorno. Se al campetto c’è  poca neve si può risalire a piedi lungo la pista battuta per partire dai pianori più alti.

COME RAGGIUNGERE LO SPOT
Percorrendo l’A5 Torino-Aosta uscire al casello di Aosta Ovest Saint-Pierre. Seguire le indicazioni per Saint-Pierre, Saint-Nicolas, Vetan (tracciato azzurro nella mappa). Dall’uscita dell’autostrada ci sono da percorrere 20 km di strada (30 minuti circa),  in buona parte tornanti.
Parcheggiare al termine della strada di fronte l’Hotel Notre Maison. Pneumatici invernali o catene da neve obbligatorie dal 15 ottobre al 15 aprile.
Per raggiungere lo spot occorre risalire a piedi un tratto in salita (circa 40 m di dislivello) normalmente ben battuto (10 minuti circa dal parcheggio, poco più di una passeggiata) in direzione nord-ovest (tracciato tratteggiato rosso sulla mappa).
Vetan: indicazioni stradali

Il rientro dallo spot all’auto si fa comodamente in pochi minuti ripercorrendo in discesa il tratto con sci/tavola ai piedi.

Moncenisio – Torino, Piemonte


Visualizzazione ingrandita della mappa

Lo spot si sviluppa in un’area in gran parte al di sotto della diga del Moncenisio, altezza di 1900 mt, innevamento fra i mesi di Dicembre e Marzo.
Pur essendo in territorio francese (Haute Maurienne) in inverno è frequentato quasi esclusivamente da italiani essendo raggiungibile con relativa comodità dalla SS25, mentre è difficilmente accessibile dal lato francese.
Lo spot è poco indicato a chi inizia perchè lontano da qualunque servizio e richiede una marcia di avvicinamento. Dai poco meno dei 1900 m è possibile risalire almeno fino a 2100 m. La grandezza dello spot non è apprezzabile dal punto di partenza. Risalendo lo spot è una continua scoperta alternando grandi pianori e vasconi a pendii poco ripidi.

E’ esposto a sud ma perde le ultime ore di sole perchè a ovest è coperto dal M.te Giusalet.
global
Nell’immagine lo spot è indicato dall’area verde. La linea rossa indica il limite (scarpata). Il tracciato giallo è il percorso dal parcheggio allo spot e segue la strada a tornanti (Gran Scala) che porta al valico. Nel caso peggiore può capitare di dover percorrere anche il tratto arancio.

Lo spot lavora anzitutto con venti provenienti da Nord-Ovest. Evitare le giornate di phon perchè è facile trovare condizioni di vento proibitive.

I venti dal settore Sud, Sud-Est, anche se meno frequenti e più deboli, entrano più puliti e meno rafficati perchè non risentono della diga.

INNEVAMENTO
Indicativamente lo spot è praticabile da metà dicembre a metà aprile. Purtroppo anche dopo abbondanti nevicate può capitare di trovare un fondo pesantemente rimaneggiato dal vento forte. Inoltre lo spot presenta diverse zone con massi per cui è necessario un buon innevamento per girare in sicurezza, soprattutto per chi non conosce bene lo spot.

COME RAGGIUNGERE LO SPOT
Percorrendo l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia prendere l’uscita “Susa Est” e seguire le indicazioni per il valico del Moncenisio (SS 25). Normalmente il valico viene chiuso a fine novembre per essere riaperto a fine maggio. In ogni caso la strada è tenuta sgombera fino alla Piana di San Nicolao appena dopo il confine italo-francese (21 km dal casello autostradale). Lasciata l’auto si risale lungo la strada, normalmente battuta perchè ben frequentata da ciaspolatori e scialpinisti.

stradamoncenisio
PERICOLI
Lo spot è poco esposto al pericolo valanghe. Invece occore fare attenzione durante la salita per raggiungere lo spot perchè dopo forti nevicate alcuni tornanti possono essere interessati da slavine, soprattutto con il rialzo termico.
In primavera prestare attenzione alla cascata di ghiaccio sulla destra del primo tornante perchè può capitare che si stacchi dalla parete!
Tenere le adeguate distanze dalla scarpata indicata dalla linea rossa.
Evitare di girare sul lago ghiacciato. Persone che frequentano il posto assicurano che in pieno inverno è praticabile ma rimane il fatto che essendo un lago artificiale è possibile che ci siano crolli dovuti ad abbassamenti del livello.

SISTEMAZIONI
Pur essendo una zona abbastanza battuta da escursionisti non ci sono rifugi o altre strutture aperte in inverno nelle immediate vicinanze. Nella frazione Bar Cenisio esiste un bar che affitta camere, ma le sistemazioni migliori sono nel vicino Comune di Moncenisio (1460 m).

Snowkite sull’Etna

La magia ed i colori del tramonto dalla cima dell’Etna!

Vulcano Erciyes – Anatolia – Turchia

L’esperienza fantastica di raggiungere la cima del Vulcano Erciyes a 3930 m slm…unico mezzo di trasporto: il KITE!

 

Ras Sudr Maggio 2013

KITE CAMP RAS SUDR

 

Album Fcebook

Come trimmare una vela

partiSurfUn corretto trim della tavola e del rig è il frutto di esperienza e di  diversi tentativi, ma può risultare l’arma vincente non tanto affinchè siate più veloci, quanto per rendere più divertenti e facili le vostre uscite.

– LE STRAPS

Uno degli aspetti primari da regolare prima di  entrare in  acqua sono le straps .
Occorre a tal proposito premettere che le moderne tavole slalom boards e freeslalom offrono, in verità, molte meno possibilità di regolazione rispetto alle freewave e freeride.
Ciò si deve al fatto che questo genere di tavole sono state testate, ed approvate, per performare con un determinato e specifico assetto e che il costruttore, di regola, non consente che ci si allontani troppo dal cd “settaggio preferibile”, ritenendo senz’altro più proficuo un trim il più vicino possibile a quello da lui sperimentato .
La prima cosa da decidere specie quando si prende una tavola nuova, o comunque da risettare, è solitamente quella di scegliere dove posizionare le straps anteriori e posteriori, potendo optare tra una posizione più esterna, che vi garantirà una maggior presa sul bordo ed una più efficiente capacità di sprigionare più alte velocità ed angoli di bolina più accentuati, ed una più posizione più interna che oltre a regalarvi un pizzico di manovrabilità in più, renderà la tavola più controllabile e sostanzialmente più comoda in andatura. Dopo questa prima regolazione delle straps (Esterna o Interna), sarà la volta di scegliere tra diverse posizioni più o meno avanzate. In genere, quasi tutti i costruttori, vi offrono tre posizioni tra cui scegliere, una più verso poppa, una centrale ed una maggiormente avanzata a seconda che vogliate prediligere rispettivamente Velocità Max, equilibrio tra prestazioni, o un fattore di più controllo e di maggior bolina.

Infatti con straps avanzate otterrete il risultato di avere una tavola più incollata all’acqua, e che per questo rimarrà sicuramente più controllabile all’aumentare del vento, ma che, di contro, performerà leggermente meno.
Altro vantaggio di una posizione avanzata è quello di poter ottenere un miglioramento delle prestazioni di bolina grazie alla maggior superficie che risulterà in acqua e quindi grazie ad un assetto più equilibrato, che garantirà sempre di accelerare.
Buona regola è quella di posizionare le straps nella posizione centrale, lavorando poi spostandole indietro o avanti, a seconda rispettivamente che la tavola vi appaia troppo schiacciata sull’acqua e per questo frenata  in andatura, o spostandole verso prua se non riuscite a trovare un assetto bilanciato e comodo, o se più semplicemente preferite accentuare le prestazioni lightwind e di bolina.

Altro elemento importante da regolare, ma  molto spesso  del tutto ignorato, è poi dato dalla distanza tra straps anteriori e posteriori, ossia il cosiddetto “passo”. Tenete presente che specie per i moderni slalom ogni produttore ha un suo “passo” prestabilito che connota anche il  così detto  “feeling” che la gamma di tavole di quel costruttore vi  regalerà.

A tal proposito vi basti sapere che una regolazione più corta vi regalerà maggior potenza in navigazione e quindi più esplosività, ma di contro diminuirà sensibilmente il controllo della tavola specie in condizioni di mare o chop consistente.
Tenete a mente che la regolazione del passo dipenderà in primis dalla lunghezza delle vostre leve (più lunghe avrete le gambe, più potrete permettervi un “passo”largo, viceversa con gambe più corte o normali un passo leggermente più stretto vi farà sentire la tavola più comoda in navigazione.)

– Piede d’albero
Anche questo aspetto relativo alle possibili regolazioni del piede d’albero si è molto semplificato a seguito dell’introduzione dei nuovi shape slalom corti e larghi.
Ora, infatti, le lunghe scasse d’albero che caratterizzavano i vecchi slalom o i freeslalom hanno lasciato spazio, negli attuali design, a mini scasse che consentono regolazioni solo di pochi centimetri tra la posizione del piede in assetto da  vento forte, da quella per vento ottimale.
Buona norma è regolare il piede a seconda delle stesse sensazioni che sperimentate in andatura, così se vi sembra di aver tutto sotto controllo, ma la tavola vi appare poco veloce e, soprattutto, troppo schiacciata in acqua indietreggiate di 1 o 2 cm il piede.
Viceversa se il vs problema è legato al controllo, e non riuscite a spremere le prestazioni che la tavola promette di regalare, provate ad avanzarlo sempre di 1 o 2 cm, e vedete l’effetto  che da.

Effettuata questa regolazione tornate in acqua e sperimentate, sperimentate e continuate a sperimentare!!!

Possibilmente recatevi la prima volta che avete a che fare con una nuova tavola in uno spot dove sia possibile far queste regolazioni molto velocemente, così da consentirvi immediatamente di rientrare in acqua,  verificando, cosa fondamentale nelle stesse condizioni in cui poco prima vi eravate accorti che c’era qualcosa che non andava, se le modifiche di trim da voi apportate hanno avuto l’effetto sperato.

Armare la vela – I segreti del mestiere

Di seguito illustriamo i 3 passaggi che ti permetteranno di montare rapidamente la vela.

PASSAGGIO 1:  INSERIMENTO ALBERO E TENSIONE DI  CARICABASSO

PASSAGGIO 2:  INSERIMENTO  DEI  CAMBER

PASSAGGIO 3:  ULTIMARE TENSIONE DI CARICABASSO E TACK STRAP

Il video mostra passo per passo che passaggi compiere.


 

A questo punto non vi rimane che mettere il boma ed entrare a giocare!!!