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La sicurezza: le basi per una session di solo divertimento!

La cronaca a volte sembra volerci svegliare da un sogno con un diretto diritto sotto il mento per riportarci ad una realtà passata in cui l’incidente grave praticando il kitesurf non era evento raro.

La nostra passione per uno sport  dichiarato estremo potrebbe portarci a pensare che a noi non capiterà forse mai,  che è stato un caso fortuito e che  l’oceano racconta spesso tragedie forse in parte evitabili o forse no ma  che comunque sentiamo molto lontano da noi.

Quando succede un incidente ad uno sportivo amatoriale o pro che sia è sempre toccante e tutta la comunità degli sportivi ne risente emotivamente; siamo uomini  e le emozioni fanno parte del nostro essere ma siamo anche sportivi e quindi votati per definizione al superamento dei nostri limiti.

Quello che uno sportivo può e deve fare, quello che noi tutti possiamo fare è cercare di superarli  conoscendo il più possibile tutti i singoli passi previsti da procedure ormai standard di sicurezza del kitesurf.

La conoscenza di ciò può aiutare a rompere anche solo un anello della catena di eventi che possono portare ad un epilogo negativo.

Dunque è compito dei tecnici della federazione, istruttori di qualsiasi associazione o ente sportivo informare i propri allievi/soci ma è di fatto anche coscienza ed obbligo di ogni singolo sportivo di ogni livello cercare di ottenere il maggior numero di informazioni sull’argomento sicurezza, valutando sempre la fonte.

Tutto parte proprio da voi! in fondo siete voi che scegliete di fare kite, voi siete i migliori arbitri e giudici di voi stessi.

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Direi che iniziare dalla valutazione della propria condizione fisica sia assolutamente prioritario, personale certamente ma fondamentale.

Solo voi conoscete il vostro stato di salute.  Sento dire spesso: più il gioco si fa duro e più i duri cominciano a giocare.  Sappiate che non c’è un detto piò fuorviante di questo per quanto riguarda gli sport estremi. Non si tratta di orgoglio o dover dimostrare quanto si vale. Gli atleti professionisti degli sport estremi sono sotto attento controllo medico ed hanno a disposizione una  equipe votata al raggiungimento della loro massima performance; nessuna improvvisazione o atto impulsivo.

Dunque riflettiamo;  la conoscenza del proprio stato di salute è fondamentale in quanto se non lo si conoscesse a fondo anche una situazione  ipoteticamente tranquilla potrebbe risultare a rischio.

Voi direte: “ma noi siamo soci della Kitepoint! “

Ottima risposta e direi un buon punto di partenza; questo significa che abbiamo un certificato medico ( agonistico o non agonistico) obbligo di legge, che attesta le nostre condizioni generali di buona salute, abbiamo fatto almeno un elettrocardiogramma,  magari siamo anche donatori di sangue e ci manteniamo in forma.

Per quanto riguarda il lato tecnico, ormai gli standard di sicurezza dell’attrezzatura di cui ha bisogno un kiter per navigare sono davvero molto alti.

Esistono più livelli di sicurezza per quanto riguarda l’attrezzatura in senso stretto: depower, quick release, sgancio leash di sicurezza e coltellino..

Questi sono sistemi da conoscere ed esserne  assolutamente padroni ma non bisogna dimenticare che la sicurezza inizia a casa vostra e magari proprio nei giorni in cui non fate kite!

Lo so, lo so; siete impegnati, avete famiglia, gli obblighi lavorativi vi assorbono completamente ma onestamente, quanto vi farebbe arrabbiare questo scenario: dopo tanti giorni di “piatta”, finalmente si presenta  all’orizzonte una bella “ maestralata” di 20 nodi , arrivate in spiaggia e  scoprite che c’è qualcosa che non va nella vostra attrezzatura?

Quindi il consiglio è quello di controllare lo stato della vostra attrezzatura quando non siete impegnati in mare.

Si tratta di controllare:

1- Stato delle linee: usura, controllo di assenza di nodini, che potrebbero rappresentare i prossimi punti di stress e sicura rottura.

2- Stato della cima del depower

3- Stato della barra

4- Funzionamento del Quick Release

5- Stato delle briglie del Kite

6- Stato e pulizia delle carrucole (se presenti)

7- Stato del Kite in generale ( tessuto, stato dei bladders)

8- Stato della muta ( soprattutto quella invernale: il freddo toglie rapidamente energie e lucidità)

Ok, ci siamo , l’attrezzatura è pronta dunque siete pronti per una nuova session.

Qual sono i prossimi passi per godercela in pieno? La valutazione dello spot e delle condizioni meteo marine .

Valutare correnti, eventuali fronti all’orizzonte, stato del mare sono le valutazioni che un velista/ kiter deve constantemente fare e mai dare per scontato, neanche nel proprio home-spot,  in quanto possono cambiare a volte anche rapidamente soprattutto quando si parla di perturbazioni in evoluzione.

Chiediamo agli esperti del posto, aspettiamo che altri di un livello superiore a noi vadano in acqua per avere dei riscontri; onestamente se un kiter più bravo di me mi dicesse di non uscire io gli darei retta. Forse perderò una uscita di sicuro molto sofferta e non divertente ma di sicuro ne avrò guadagnate molte e molte altre; si migliora per gradi.

 Quindi riassumendo:

 1- Stiamo bene fisicamente e ben allenati   

2- Attrezzatura in ordine

3- Condizioni per una session adatta al nostro livello

Direi che con questa base di partenza allontaniamo di molto la possibilità che possa accadere qualcosa che vada al di la delle nostre capacità di risposta ad un evento improvviso.

Però non dimentichiamoci che non siamo in palestra  o in uno spazio chiuso: l’episodio che può innescare una serie di eventi può sempre accadere; sta a noi sapere come disinnescare la possibile miccia.

Realisticamente la maggior parte dei Kiters amatoriali esce in condizioni meteo marine relativamente standard dove il rischio maggiore è rappresentato dal calo di vento improvviso e /o rotture varie.

Scenario Calo di vento.

Ci ritroviamo in quella condizione che molti kiters temono: kite in acqua senza la minima possibilità di farlo ripartire.

Orgoglio personale distrutto, autostima a pezzi, sappiamo già che tornando a riva dovremmo offrire da bere a qualcuno, ma “no panic” e usciamone con le nostre forze. 

Applichiamo la procedura standard di Self Rescue, pochi passi da effettuare in sequenza, senza allarmismi.

 1- Rilascio completo del quick release lasciando arrivare la linea di sicurezza fino alla stopper ball.

2.- Recupero della linea di sicurezza ( meglio di lato per evitare intrecci e mai e dico MAI arrotolandola intorno a mani o dita) fino a giungere alla barra.

3- Avvolgere la linea di sicurezza intorno alla barra per essere sicuro di neutralizzare il tiro del kite e mantenerlo così in stand-by.

4- Iniziare a  riavvolgere  tutte le linee intorno alla barra, come si fa quando disarmate il kite a terra, fino a giungere in prossimita del kite.  Dovrete applicare un po di leva per riavvolgerle tutte.

5- Giunti al kite possiamo scegliere due opzioni: nuotare con il kite o usarlo come vela, dipendendo dalla direzione del vento che non è scontato possa aver cambiato direzione.

6- Esiste ancora una leggerissima brezza side, side on che ci permetterebbe di tornare a riva facendo meno fatica usando il kite come vela in acqua

Ottimo! Dunque la procedura è prendere uno dei due TIP e portarlo a noi che nel frattempo ci saremo adagiati al centro della leading edge. Con il kite completamente gonfio potrebbe essere difficile portare uno di questi TIP a noi; molti suggeriscono di sgonfiare un po il kite. Attenzione che i kites moderni sono tutti one pump, quindi se non lo aveste fatto prima chiudete tutti i bladders prima di sgonfiare leggermente la leading edge per facilitarvi il movimento e non rischiare uno sgonfiaggio eccessivo e repentino.

Si potrebbe obiettare: ma perché tutta questa fatica? Sgonfiamo tutto,  pieghiamo e nuotiamo.

Obiezione a cui si risponde sottolineando l’importanza di essere visibili in acqua e di risparmiare fatica; facciamo lavorare il kite per noi.

La procedure finali di “pack down” del kite, cioè sgonfiaggio e ripiegatura in mare, è valida se fosse presente un mezzo di appoggio pronto a raccogliervi: è una procedura non di sicurezza in senso stretto ma atta a facilitare il recupero a bordo.

In tutta questa procedura sembra ci siamo dimenticati di parlare della nostra cara e amata tavola, compagna di avventure; ebbene no.  Siamo in situazione di “emergenza” e dobbiamo fare una scelta e si opta sempre per il kite; gallegiabilità e visibilità. Certo se davvero le condizioni meteo fossero davvero tranquille con acqua piatta e la tavola fosse ancora vicino a noi, possiamo pensare di agganciarla al nostro leash ma sappiate che questo comporta sempre un margine di rischio. Pensiamoci dopo alla tavola, una volta a terra ed in sicurezza.

IL SELF RESCUE CODIFICATO DALL’ISAF

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Attenzione!In acqua le energie possono rapidamente consumarsi se unite a panico.  L’utilizzo di un giubbotto di aiuto al galleggiamento e prevenzione impatti è consigliato; in certe situazioni il cui sviluppo prevede del tempo in acqua per uscirne per riportarsi in completa sicurezza,  può fare la differenza nella gestione delle vostre forze.

Vorrei sottolineare uno scenario dove l’azionamento del quick release e sgancio leash di sicurezza sono  d’obbligo; mare con onda formata importante, kite ormai nell’impossibilità di essere rilanciato ma con ancora trazione o rischio di essere trainato dall’onda . Non c’è self rescue che tenga, li si rischia l’annegamento; abbandonare l’attrezzatura e pensare a portare a casa la pelle ragazzi!!

In questo scenario potrebbe essere anche di vitale importanza l’uso del coltellino inserito ormai nella maggior parte dei trapezi moderni o comunque se non lo avete pensate a dotarvene subito. Le onde potrebbero spingervi tra le linee del kite e rischiare di rimanerne avvolti; in tal caso estrarre il coltellino e tagliare con vigore le linee senza pensarci due volte.

Per quanto riguarda le rotture improvvise che hanno comunque una probabilità di avvenire anche se avete fatto un check completo pre-session posso elencarne alcune tra le più comuni.

 

  • Rottura di una back line: sganciare il quick release, il kite potrebbe iniziare una sequenza di Loop fuori controllo
  • Rottura depower; il kite vi da un deciso strattone e nella maggior parte dei casi ne perdete il controllo; self rescue.
  • Rottura chicken-loop: self rescue per i meno esperti, possibile navigazione unhooked per i più esperti magari tirando il depower con una mano.
  • Sgonfiaggio in aria di un bladder; avete chiuso tutto il sistema di one pump? bravi senza un bladder si puo ancora navigare altrimenti siete destinati ad una bella nuotata. Alla peggio sganciate il QR, self rescue, pack down e magari usare la tavola ( soprattutto se surfino, freerace/race con un bel volume) come riserva di galleggiamento su cui mettere tutta l’attrezzatura sempre e solo dipendendo dalla condizione meteo marine.

Tutte queste sono le sicurezza che dipendono solo da voi ma in mare spesso siamo tanti e la navigazione in gruppo implica il doversi confrontare con i comportamenti e spazi altrui; è per questo che sono in vigore delle regole di navigazione che non rappresentano una opzione ma bensì un obbligo da rispettare senza eccezioni.

Le regole base di precedenza sono codificate in maniera univoca, sono poche e chiare; non date retta a chi cerca sempre una interpretazione personale fingendo chissà quale preparazione tecnica. Non stiamo gareggiando in un match race, ne in una regata di flotta, non ci sono giudici di regata a cui chiedere una penalizzazione .

La conoscenza delle regole di precedenza deve far parte del bagaglio culturale di base di ogni velista che si rispetti ma purtroppo dobbiamo considerare l’eventualità di incontrare qualcuno che le regole le ignori completamente (capita spesso negli spot internazionali) o le interpreti sempre a suo modo e personale consumo ( gli Italiani sono maestri in questo J)

Precedenze-kitesurf

Il mio consiglio è sempre quello di osservare come navigano i kiters  prossimi a noi, stimare il loro grado di preparazione, capire che stile di kitesurf praticano; a volte basta davvero poco per questo tipo di valutazioni. Sono attimi ben spesi che fanno parte delle valutazioni che un kiter deve fare per aver piena coscienza dell’ambiente circostante.

Potrei aggiungere altre cose, infiniti esempi, ma direi che gli spunti per effettuare anche ricerche personali più approfondite ci sono tutti. Noi dalla nostra vi offriamo tutto il supporto per spiegare, chiarire e scambiare esperienze e nozioni tecniche.

Ci sono argomenti da sapere, tecniche di base da apprendere, attenzioni da avere ma non esiste una ricetta valida per ogni occasione.

Pratichiamo il nostro sport in un ambiente mutevole, condividendolo con sportivi che a loro volta rappresentano variabili non controllabili.

Fate vostre tutte queste procedure e poi avanzate nell’intensità/difficoltà delle vostre uscite per gradi e nel dubbio chiedete a gente esperta, non che dice di esserlo, mi raccomando; se si presentasse una situazione improvvisa da gestire sarebbe così più  alla vostra portata.  

Poi pensiamo a divertirci e ricordate che tutto parte da casa.

Molte volte è la stessa attitudine mostrata a terra il vero precursore di alcuni possibili problemi/incidenti in mare.

Kitesurf: non c’è rosa senza spine, maneggiare con cura!

….to be continued

Stay tuned, kitepoint.it on air!

A cura dello Staff  e Tecnici Federali  FIV – Kitepoint asd.

Buona Pasqua

dallo Staff di Kitepoint.it

 

….e che sia
un weekend tra famiglia ed amici, un weekend di mare e sole
ma soprattutto un weekend di tanto…..

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KITEPOINT asd è FIV anche per il 2016

La KITEPOINT asd rinnova la sua affiliazione alla Federazione Italiana Vela anche per il 2016.

Un sentito ringraziamento ai molti soci che credono in noi e che affiliandosi alla asd ci supportano nei nostri progetti.
Il 2016 è un anno cruciale per tutto lo sport in quanto verranno svolte le Olimpiadi in Brasile e siamo orgogliosi più che mai di far parte ancora una volta della grande famiglia FIV.

Quindi dita incrociate e buon vento!

Kitesurfing Village – Ras Sudr

Il Kitesurfing Village di Ras Sudr si trova sul Mar Rosso.

Un vero angolo di Paradiso che ti lascerà senza fiato dove venti con medie sui 17/18 nodi soffiano costantemente quasi tutti i giorni.

Proprio di fronte al Kitesurfing Village di Ras Sudr troverai tre lagune da sogno e il mare turchese. Una laguna naturale enorme con acqua bassa alla vita e piatta. Due lagune più piccole ma con acqua profonda e piattissima e anche un mare cristallino con acqua bassa sino a 400 m dalla riva che ti lascerà a bocca aperta. Il tutto contornato da fondali sabbiosi e senza coralli.

Un Kite center organizzato con una varietà di servizi per garantirti di sfruttare al meglio la tua vacanza dedicandoti al tuo sport preferito.

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Flysurfer Demo Weekend: un successo.

Weekend ricco di novità che con l’aiuto di due giorni di brezza di circa 9-11 nodi ci ha permesso di provare e far provare tutte le novità  della Flysurfer.

Oltre ad i già famosi foil della serie Speed 4 Lotus, abbiamo avuto la possibilità di apprezzare i nuovi Sonic FR  nelle misure di 18m, 15 m ed 11m; kites molto performanti per chi volesse praticare le discipline race ed hydrofoil ma anche con notevoli doti di hang time, per divertirsi con l’airstyle.

Ormai è evidente il fatto che nel light wind i foil siano l’arma vincente e come la Flysurfer abbia davvero superato se stessa con i nuovi Sonici FR.

Riuscire a regalare emozioni con quello che normalmente viene considerato vento marginale, adatto magari solo ai fini d’avanzamento dei corsi per principianti, è davvero un valore aggiunto.

L’evento ha dato la possibilità anche di osservare e testare i nuovi kite pump della serie BOOST.

In particolare modo il 18 m, che rappresenta una buona alternativa nel light wind ma con prestazioni nel range basso del vento inferiori ai foil ma che saprà sicuramente regalare ottime session di airstyle e race.

Osservare il mare pieno di kites sempre e comunque, praticare la nostra disciplina sportiva preferita in condizioni meteo marine di assoluta tranquillità e relax ma senza rinunciare alla prestazione tecnica, parlare con i passanti curiosi rimasti affascinati dallo sport e dalla partecipazione di varie fasce di età, sono valori aggiunti che regalano spessore a questo tipo di eventi.

Grazie alla Flysurfer Italia, Aldo e Fabrizio,  per aver ulteriormente dimostrato che:

“Everyday is a kite day!”

Flysurfer Demo 20-21/06/2015

 

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Everyday is a Kite day! Flysurfer DEMO DAY

Si rinnova l’appuntamento con la crew di Flysurfer Italia: un Demo Weekend per presentare e provare l’attrezzatura 2015  Flysurfer.

Ci troveremo e saremo lieti di accogliervi alla Kitebeach Kitepoint – Lido dei Pini il 20 e 21 Giugno: sarà possibile provare le attrezzature dalla mattina fino al tramonto!!

La Flysurfer è una azienda divenuta famosa per i suoi Foil Kite, insostituibili Kite da vento leggero ed airstyle; da quest’anno si arricchisce la gamma dei foil con il SONIC FR, kite dalle alte prestazioni Racing che presenta anche un notevole hangtime.

Da tempo ha intrapreso la strada dei pump proponendo il Cronix  per wave e freestyle e da quest’anno il BOOST per l’airstyle/race oltre a tavole da vento leggero come la FLYDOOR L e XL, la tavola freeride e freestyle RADICAL 5 , la freerace RAZOR , la twintip race FLYRACE , solo per citarne alcune.

Vi aspettiamo!!

 

Campagna di sensibilizzazione – La salute dello sportivo

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  • Normativa

 

Il decreto Balduzzi del 24 Aprile 2013 (GU 169 del 20/7/2013) spiega chiaramente che tutti i tesserati alle Associazioni o Società Sportive Dilettantistiche affiliate a Federazione sportive e/o Enti di promozione sportiva sono da considerarsi atleti non agonisti e per tanto per essi esiste l’obbligo di certificazione medica non agonistica.

 

  • Codice di deontologia dell’ Atleta KP

 

Il Kitesurf è uno sport che si pratica in acqua, un ambiente che presenta problematiche aggiuntive rispetto agli sport praticati a terra; può essere uno sport rilassante o anche estremo ma sicuramente può presentare situazioni dove la buona salute dell’atleta può fare la differenza.

Per questo chi pratica il kitesurf deve sottoporsi a visita medica di idoneità sportiva, agonistica o non agonistica, almeno una volta l’anno contestualmente al rinnovo della Tessera Kitepoint – FIV e/o UISP.

Inoltre sottolineamo che per rendere valida l’assicurazione della Federazione o degli Enti di promozione sportiva è assolutamente necessario un certificato medico valido.

 

  • Certificato Medico: Costi, Importanza, Cultura

La Asd kitepoint ritiene che la vita dei nostri soci, dei nostri cari, dei nostri atleti valga molto più di 30 euro: questo il costo di un esame medico approfondito con ECG.

Si dovrebbe avere il terrore di praticare lo sport preferito o di farlo praticare ad un amico o parente, in una associazione sportiva dove il Presidente permettesse di non sottoporsi ad una visita medica preventiva, adducendo scuse o chiacchere per tranquillizzare e dire “ non ti preoccupare, poi si farà”.

Nel mondo del Kitesurf molte scuole puntano soltanto a fare cassa, andando contro i valori principali dello sport e violando le direttive del CONI che invece impone alle associazioni di creare e diffondere i valori fondamentali dello sport: cultura della salute, altruismo, aggregazione e lealtà sportiva.

Fortunatamente non è il caso della ASD Kitepoint!!

  • Sport + Altruismo = Controlli gratuiti

La Asd Kitepoint è da tempo impegnata in una campagna di sensibilizzazione sulla salute con il progetto “Se hai il Kitesurf nel sangue donalo” il cui scopo è diffondere la cultura delle buone abitudini, della salute e della donazione, attraverso lo sport.

Questo consente anche di monitorare il nostro stato di salute abbattendo i costi di analisi del sangue e tracciato ECG, gratuiti per tutti i donatori AVIS.

 

 

  • Rischi per l’Associazione

La Asd Kitepoint ed i suoi rappresentanti, si troverebbero ad affrontare seri problemi legali civili e penali in caso di seri avvenimenti che comportassero lesioni od infortuni se non fosse presente un certificato medico valido( per attivita agonistica e/o non agonistica) del socio.

 

Detto questo, cari soci :

Chi ama veramente lo sport segue e diffonde le sue regole; impegnatevi per il suo bene e per quello dei vostri cari  ad effettuare controlli medici durante l’anno contestualmente al rinnovo della tessera.

La Asd Kitepoint è civilmente e legalmente obbligata a tutelare se stessa ed i soci in piena regola; di fatto il suo staff frequenta continui corsi di aggiornamento, ultimo dei quali corso di “BLS-D-Primo soccorso sportivo ed uso del defibrillatore semiautomatico”.

Di conseguenza frequentatori, amici, atleti e soci che non avessero adempiuto pienamente agli obblighi di legge previsti dalla Federazione e da qualsiasi Ente Promozionale dello sport saranno fortemente sconsigliati alla pratica del kitesurf all’interno dei presidi gestiti dall’Asd Kitepoint; in caso di rifiuto è dovere della Asd Kitepoint segnalare comportamenti al di fuori delle norme vigenti all’autorità competente.

La Associazione Sportiva Dilettantistica Kitepoint

AMA i propri soci.

 

Per questo pretendiamo da TUTTI i nostri ATLETI che verifichino il proprio stato di salute, portandoci un

Certificato Medico Sportivo agonistico / non agonistico

in corso di Validità.

 

AMATE la vostra Vita.

Deve VALERE più di 30 euro.

 

Non procrastiniamo questo dovere verso voi stessi, i vostri cari,

verso l’associazione, i suoi rappresentanti e verso lo sport!

Il Presidente

Carlo Pompili

ASD Kitepoint e ASD Yachting Club Anzio-East Bay insieme verso obiettivi comuni

Siamo lieti di comunicare a tutti i nostri soci ed atleti  che le associazioni sportive dilettantistiche  Kitepoint asd e Yachting Club Anzio asd – East bay sporting Village divengono partner ufficiali.

Il via a  questa nuova partnership dove tutti i soci della Asd Kitepoint sono invitati a partecipare verrà ufficialmente dato il 2/05/2015 in concomitanza dell’evento “LATINO MARATHON CUP”  che avrà sede presso la Asd Yachting Club Anzio – East Bay SV

La KITEPOINT asd in coesione con lo Yachting Club Anzio asd e la EASTBAY sporting village ampliano i loro servizi e le reciproche forze per garantire a tutti i soci la massima professionalità e confort.

Lo Yachting Club Anzio dispone presso la EASTBAY sporting Village una struttura aperta tutto l’anno con servizi di rimessaggio, docce calde, spogliatoi e salette relax, con un fronte spiaggia perfetto per i mesi invernali.

Una unione che copre a 360° le necessità di tutti i soci. Uscite dalla spiaggia tutto l’anno e con l’ausilio di un gommone nella baia del termico di Anzio.

Lo Yachting Club Anzio asd e la Kitepoint asd si impegnano reciprocamente nello sviluppo di progetti di formazione, cultura ed approfondimento dell’attività Kitesurf,  promuovendo il kitesurf a chiunque si voglia avvicinare a questo mondo ed a coloro che già lo praticano.

Sono previsti pacchetti modulari e personalizzati per i tutti i soci che volessero tesserarsi presso le due strutture usufruendo dei servizi messi a disposizione tutto l’anno.

E’ prevista presso il circolo YCA-East Bay la possibilità di accedere alla struttura con pacchetti promozionali e possibilità di poter lasciare la propria attrezzatura presso il loro storage.

 

Sono previste  2 Entrate Gratis allo YCA-East Bay  a scopo promozionale per i soci KP 

Presentando la  tessera sociale Kitepoint  FIV o UISP in corso di validità per il 2015:

PROMOZIONE -ENTRATA GIORNALIERA

 

Kitepoint -Open day

L’ Associazione Sportiva Dilettantistica Kitepoint  domenica 19 Aprile 2015 ha dato ulteriormente prova della sua missione di promozione del kitesurfing.

Una giornata all’insegna dell’amicizia dove  l’instancabile staff Kitepoint non si è limitato solo ad insegnare i contenuti attraverso una didattica mirata all’apprendimento del  gesto tecnico-sportivo con gradualità  ma come  sempre è andato oltre, trasmettendo  una passione, valorizzando l’importanza dello spirito gruppo e della condivisone.

Numerosi i  partecipanti che a loro volta hanno arricchito la già grande famiglia Kitepoint con il loro entusiasmo.

Il tempo ci ha assistito regalandoci una bella giornata , finita come potete vedere nella gallery in un bagno a mare!

 

L’estate alla Kitepoint è arrivata in anticipo!

Kitepoint non è solo corsi, kitepoint è uno stile di vita, il Kp style  vi contagerà!!

Attenzione…….non c’è antidoto!

KP style!

Kitepoint - Open Day

MARSA ALAM 2007 – Carlo Pompili