PRESENTAZIONE DEI MATERIALI

KITE o ALA

Distinzione rispetto al numero dei cavi:

AQUILONE A DUE CAVI L’ala è fissata al boma tramite due cavi, ciò permette di agire solamente sulla sua direzione senza possibilità di picchiare o cabrare l’aquilone. Ne consegue una ridotta possibilità di scaricare la potenza di una raffica improvvisa. Sono generalmente impiegati nelle fasi di primo apprendimento anche se per il suddetto limite sono ultimamente poco utilizzati.

AQUILONE A QUATTRO CAVI L’ala è fissata alla barra di controllo tramite quattro cavi e dotata del sistema di depower,  ciò consente di gestire meglio la potenza dell’aquilone.

AQUILONE A CINQUE CAVI Tutti i nuovi kite vengono oggi forniti con quinta linea di serie e anche quelli di qualche anno più vecchi hanno comunque la predisposizione per volare con questa configurazione. Generalmente la quinta linea vera e propria è più lunga di una front-line dai 30 ai 60 cm. Il sistema della 5^ linea, fornisce un maggior de-power, una maggiore sicurezza e maggiore facilità di rilancio.

Distinzione rispetto al tipo di costruzione:

AQUILONI CASSONATI O FOIL Presentano una struttura a cassoni nei quali l’aria entra automaticamente da alcune finestre, la forma è simile a quella del parapendio, sono potenti e leggeri, ma lenti. Non sono consigliabili al principiante poiché quando l’ala cade in acqua è necessario farla ripartire al più presto, altrimenti, sgonfiandosi, l’acqua può penetrare nelle tasche d’aria, impedendo di rialzarla. Vi sono ora sul mercato alcuni modelli dotati di valvole che impediscono all’acqua di entrare nei cassoni.

AQUILONI GONFIABILI Dotati di camere d’aria, gonfiabili con una pompa, sono quelli più adatti ad un uso acquatico, infatti ripartono più agevolmente. Risultano facilmente visibili in caso di bisogno di soccorso e costituiscono un buon salvagente in caso di necessità. Le ali si differenziano per l’A.R. (Aspect Ratio), ovvero il  rapporto tra la larghezza e l’altezza di un kite. Le ali rivolte ai meno esperti hanno l’A.R. compreso fra 2.2 e 4. Un A.R. ridotto rende l’ala più semplice da usare, da settare e da rilanciare dall’acqua. Le ali con A.R. ridotto possono essere montate sia con due che con quattro cavi; le ali con A.R. elevato (da 5 in poi) vengono impiegate unicamente con quattro cavi, offrono prestazioni maggiori, ma sono indicate per il kiter esperto. Riguardo alla dimensione, alcune case produttrici riportano la misura della proiezione dell’ala, mentre altre riportano la sua superficie reale.

IL BOMA E’ la barra di comando mediante la quale possiamo imprimere i comandi all’ala. Ha una lunghezza che varia in funzione delle dimensioni dell’ala tra i 40 e i 70cm, e ricoperta con un grip morbido che ne favorisce la presa.

I CAVI

Collegano l’ala al boma, sono in Dyneema (per le linee) e in Spectra (prelinee) ed hanno un elevato carico di rottura (da 160 a 220 kg). I cavi sono collegati al boma mediante le prelinee, cime di spessore maggiore (4 – 5 mm) e di lunghezza variabile da 1 a 3 metri, che prevengono le abrasioni alle mani causate da contatti violenti con i cavi in Dyneema. La lunghezza dei cavi generalmente è di circa 27 mt., ma può variare da 15 mt fino a 30 mt. In condizioni di soprainvelatura, può essere utile ridurre la lunghezza dei cavi infatti a parità di ala cavo lungo=più potenza, cavo corto=più rapidità di risposta al comando.

LA TAVOLA

Le Tavola da kite può essere:

Bidirezionali: (o twin tip) molto maneggevoli di dimensioni contenute, adatte al  freestyle; si cambia direzione invertendo semplicemente la direzione dell’ala senza spostare i piedi. Alcune sono dotate di attacchi fissi derivati dal Wakeboard, una sorta di scarponi che tengono il piede ben saldo, usati da kiters molto esperti dotati di una grande padronanza dell’ala.

Direzionali: di derivazione windsurfistica, sono generalmente più voluminose delle tavole bidirezionali, hanno tre straps  e per cambiare direzione si esegue la strambata.

IL TRAPEZIO

Trapezio o Harness può essere tipo waist (a fascia), a seggiolino (oltre la fascia si aggancia anche alle gambe) oppure ibrido che può essere utilizzato sia come trapezio a fascia che come un trapezio a seduta. Ha un gancio  (spreader bar) che ne permette la connessione alla control bar. La sua funzione è quella di scaricare parte della trazione esercitata dal kite sul corpo del kiter invece che sulle sue braccia.

LA MUTA

La muta è un accessorio fondamentale per chi pratica il kitesurf. Passando molte ore in acqua anche d’estate il corpo perde liquidi e la temperatura corporea si abbassa e le prestazioni del kiter peggiorano. Anche d´estate è bene usare le mute in neoprene mentre si pratica il kitesurf magari anche se short. Utilizzare una muta per kitesurf é anche una questione di sicurezza in mare, perché protegge dai piccoli urti e dalle insidie nelle spiagge meno pulite.

Le mute possono essere:

  • Muta Stagna: essa non permette il passaggio dell´acqua
  • Muta Neoprene: lo spessore del neoprene incide sulla termicità della muta e sulla sua capacità di mantenere il calore corporeo. 
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