KITE CAMP STAGNONE 2022

Il Kitecamp di Primavera

 

Dal 21 al 26 aprile la Kitepoint.it organizza per il ponte del 25 aprile un imperdibile kitecamp a quota promozionali che includono transfer dall’aeroporto, comode suite in resort, lezioni basi o avanzate e noleggio attrezzatura.

 

In primavera la costa Sud occidentale della Sicilia è una destinazione ideale per i kiters che vogliono godere di una delle zone più ventose del Mediterraneo. Tra Trapani e Marsala, conosciuta anche come “città del vento”, c’è la Laguna dello Stagnone, una suggestiva riserva naturale che con la sua acqua piatta e i venti costanti è il paradiso migliaia di rider da tutto il mondo. Il tutto circondato da un territorio tutto da esplorare e ricco di suggestioni: parchi archeologici, terme naturali, itinerari enogastronomici, borghi storici e spiagge di acqua cristallina, per non parlare delle splendide isole Egadi a pochi minuti di traghetto. Insomma chi non conosce ancora questo magnifico spot siciliano farebbe bene a uscire dalla propria tana e prepararsi al godimento.

 

Ma naturalmente è lo Stagnone il fulcro di tutto questo per noi amanti del kitesurf. Questa mitica laguna a Nord Ovest della Sicilia che vi aspetta con la sua acqua piatta, i fondali a prova di passeggiata e i venti di Scirocco e Maestrale che non smettono mai di soffiare.

 

Uno dei periodi migliori per il kitesurf allo Stagnone

Un modo per venirlo a scoprire e vivere appieno sono i viaggi e di certo non poteva mancare quello organizzato presso la scuola Stagnone Kiteboarding, una splendida opportunità che soddisferà tutta la vostra voglia di acqua salata, vento e suggestive sessions fino al tramonto.

 

La quota promozionale è di 599 euro che comprende:

 

·      transfer dal vicino aeroporto di Trapani Birgi (nessun problema per chi vola su Palermo con un piccolo supplemento),

·      alloggio per 6 giorni e 5 notti in camera doppia,

·      4 ore di lezioni di kitesurf

·      in alternativa alle lezioni noleggio  dell’attrezzatura Ultimate Kiteboarding   , solo a chi sa bolinare bene in entrambe le mura

 

 È proprio così, per tutti i partecipanti sono in programma lezioni base e avanzate con istruttori Iko e possibilità di utilizzare ali e tavole a seconda a del vento. Una proposta davvero unica in Italia.

 

Un viaggio nel versante occidentale della Sicilia

Il centro sportivo Stagnone Kiteboarding si trova in una location ideale, situata nel villaggio surfistico di Birgi Vecchi. Il centro kite patrocinato dall’Associazione Kitesurf Italiana e dal Portale kitesurfing.it, è una delle rare scuole dello Stagnone ad avere una spiaggia privata formata da una lingua di sabbia, pulita e senza ostacoli, come rocce, alberi, che fa la gioia di quanti vengono qui a fare i primi bordi o a navigare in piena libertà e sicurezza. L’area della scuola è inoltre molto grande e allestita con palme, storage delle attrezzature, tende e lettini prendisole, tavoli per mangiare, docce, bagni e parcheggio privato riservato ad auto, moto, van e camper. A completare il tutto ci sono energia elettrica, postazione di ricarica smartphone, wi-fi gratuito e una fantastica web cam operativa h24 per conoscere e vedere in tempo reale le condizioni meteomarine dello spot.

 

Oltre ad approfittare degli spazi e delle facilities della scuola allo Stagnone  il Team Kitepoint organizzerà con tutti i partecipanti la possibilità di spostarsi in altri spots sul versante mare, da San Teodoro a Marausa, dal Biscione a Puzziteddu, per godersi fantastiche sessions wave.

 

Tutti i confort nel Sunset Wave Resort

Quanto invece all’alloggio previsto per chi parteciperà al viaggio si tratta del Sunset Wave Resort, una splendida struttura che si trova a soli 5 minuti di macchina dallo spot completa di 5 room di lusso allestite con tutti i comfort, oltre a giardino privato, cucina all’aperto, lounge bar, amache e aree prendisole.

 

Insomma un viaggio kite a primavera è quello che ci vuole per staccare la spina, ricaricarsi e fare una full immersion di kite. Le temperature in Sicilia in quel periodo raggiungono tranquillamente i 25 gradi e in acqua basta una muta leggera. Infine non dimenticate che con la nuova compagnia aerea Ryan ed Albastar dall’aeroporto di Birgi sono tornate anche le tariffe economy per tante tratte nelle maggiori città italiane, approfittatene! 

Per maggiori informazioni: contattaci al numero 3395365186 oppure alla mail carlo@kitepoint.it

Il SUP (Stand Up Paddle): lo sport dell’estate

Ciao ragazzi,
come istruttore federale ho sempre avuto il mindset ( la mentalità ) che un vero professionista dei watersports per migliorare la sua tecnica, aumentare i suoi skills e la sua professionalità, oltre alla propria specializzazione, deve avere anche una cultura generale e un buon livello come atleta anche altre discipline più o meno simili alla sua.

WindSurf, KiteSurf, SUP e Surf sono discipline molto vicine tra loro, infatti in una giornata di buon vento e onde capita molto spesso di vederli in acqua tutti insieme metre si esibiscono in surfate ed acrobazie a dir poco spettacolari!!

Per questo motivo visto che ancor prima di essere un istruttore federale, sono un amante del mare e un appassionato di watersport, cerco di praticare più o meno tutti questi sport scegliendo “l’attrezzo giusto” in base alle condizioni del vento, del mare e delle onde!!

Oggi voglio parlarvi del SUP, farvi conoscere più da vicino questo fantastico e divertente sport che io pratico per fare Surf nelle giornate in cui c’è onda e non c’è vento e per fare Turing quando invece c’è acqua flat.

Il SUP per me è un modo fantastico e divertente per: surfare e tenermi allenato sulla tavola, “fare un po di fiato” e scaricare la mente e lo stress con rilassanti escursioni lungo la costa di Anzio e Nattuno!!

Con questo articolo voglio farti una panoramica generale e darti le informazioni di base sul SUP (Stand Up Paddle)… sicuro che dopo aver che avrai letto questo articolo ti alzerai da sotto l’ombrellone e andrai a provarlo.

Che cos’è il SUP e come praticarlo!

Il SUP lo Stand Up paddle è una rivisitazione del surf hawaiano, con l’aggiunta di un remo ( pagaia ), grazie al quale si riescono ad effettuare vere e proprie traversate in mare aperto o nei laghi e nei fiumi, oppure si possono surfare le onde come veri e propri surfisti.

Per la sua “facilità” e praticità il SUP in poco tempo ha conquistato il cuore degli italiani ed oggi è sinonimo di un nuovo modo di vivere il mare.

La tecnica e lo sforzo per imparere il SUP, non sono particolarmente eccessivi, ma si consiglia comunque lo svolgimento di un corso specifico, mirato ad evitare numerosi errori posturali e tecnici che si possono commettere nell’auto-apprendimento che potrebbero condizionare negativamente il corso di tale attività.

Un po di storia…

Racconti di questo modo di remare giungono a noi da svariate epoche e luoghi, dall’antico Egitto alla Polinesia, dal Lago Titicaca all’Africa etc… remare in piedi è una tecnica antica di cui esistono 1000 racconti.

Nella storia più moderna del SUP però come tutti i watersports tutto ha inizio in un luogo ben preciso, e in un tempo ben preciso le isole Hawaii. Infatti nella prima metà del 900 alcuni sufisti furono visti remare in piedi su grosse tavole da surf ski o canoe da outrigger utilizzando pagaie doppie da kayak o remi adattati per l’occasione… ma dobbiamo aspettare fino alla seconda metà degli anni novanta per veder nascere veramente questo sport, il SUP!!

Le discipline del SUP

Esistono varie discipline per praticare SUP che ognuno di noi può praticare in base alle proprie attitudini, al posto in cui vive e alle proprie caratteristiche fisiche.

Vediamo quali sono le discipline principali del SUP

SUP touring

Il Sup touring è il miglior modo per avvicinarsi a questo sport ed è anche la forma più classica e diffusa del SUP in italia. Consiste nella escursione a scopo ricreativo e per rilassarsi un po, ma viene anche praticato per scoprire le coste da un punto di vista differente e per fare escursioni in in calette e grotte dove non è facile o consentito arrivare

Si può praticare in mare, sui laghi e sui fiumi ed è può essere considerata anche una forma di allenamento se fatto a un ritmo più elevato e con una tecnica adeguata.

Paddle surf ( oppure SUP Surf )

Il Paddle surf è la pratica del SUP sulle onde, quindi una delle versione di questo sport più dinamica e divertente. Consiste nel surfare le onde come un vero e proprio surfista, con il vantaggio che avendo una tavola più grande e voluminosa e remando con la pagaia si riesce a prendere prima l’onda e ci si trova già in piedi.

SUP racing

SUP racing è il termine che viene utilizzato per riferirsi alle competizioni SUP in acqua piatta.

Esistono competizioni a livello nazionale e mondiale con varie categorie a seconda del Sesso, della lunghezza della tavola, del percorso, del tipo di tavola…

💥 Ok adesso che sai qualcosa in più sul WindSurf vieni a trovarci… ti aspetto in spiaggia per iniziare con Te questa NUOVA AVVENTURA, non perdere questa occasione, OK⁉️

Articolo scritto da Carlo Pompili

  • Istruttore Federazione Italiana vela
  • Istruttore Federazione Italiana_Sci Nautico Wakeboard
  • info 339 5365186

Il WindSurf e le sue andature!!

Ciao ragazzi,

oggi vi parlerò di andature, cioè  dei diversi modi di avanzare e navigare del nostro WindSurf grazie alla spinta del vento!!

Questo articolo è un articolo rivolto alle persone che si avvicinano a questo sport e ai principianti della nostra scuola di WindSurf, quindi cercherò di farlo in modo semplice, utilizzando termini “comprensibili” e senza entrare troppo nei dettagli e nelle leggi fisiche che rendono possibile la pratica del nostro amato sport.

Visto che parliamo di andature però è opportuno imparare anche due termini che ci saranno utili per identificare la posizione tra due o più oggetti, o tra due windsurf rispetto alla direzione del vento:

Sopravento (upwind): è tutto quello che viene colpito dal vento per primo rispetto ad un altro oggetto ed è quindi più vicino al punto di provenienza del vento.

Sottovento (downwind): è tutto ciò che viene colpito dal vento dopo rispetto ad un altro oggetto ed è quindi più lontano rispetto alla provenienza del vento.

 

Ok, adesso siamo pronti per approfondire l’argomento andature!!

La prima cosa da ricordare è che le andature fondamentali di un WindSurf sono quattro: Bolina – Traverso – Lasco – Poppa e che queste andature si possono svolgere:

  • mura a destra ( se la mano d’albero e quella destra ), quindi ci spostiamo verso destra
  • mura a sinistra ( se la mano d’albero è la sinistra ) e quindi ci spostiamo verso sinistra.

Avrà sempre la precedenza chi è mura a destra

Per navigare in armonia e in sicurezza con il nostro WindSurf dobbiamo riuscire ad eseguire queste andature sfruttando al massimo le condizioni del vento del mare.

Bolina (85°- 45° rispetto alla direzione di provenienza del vento)

La bolina è l’andatura che consente al windsurf di risalire il vento, quindi di navigare in Upwind. Navighiamo di bolina quando la tavola ha un angolo inferiore ai 90° rispetto al avento.

Per navigare di bolina con il windsurf dobbiamo portare l’albero verso la poppa… arretrando il centro velico infatti la tavola tenderà a risalire il vento.

Traverso (90° rispetto alla direzione di provenienza del vento)

Il traverso è l’andatura di base, quella che impariamo per prima e la “più naturale”.

Per navigare al traverso dobbiamo tenere l’albero verticale… tenendo il centro velico in posizione standard, la tavola taglierà il vento con un angolo di 90°

Lasco (95° – 135° rispetto alla direzione di provenienza del vento)

Il lasco è una delle andature più veloci e si utilizza per fare navigazione in Downwind. Navighiamo di lasco quando la tavola ha un angolo superiore ai 90° al vento

Per navigare a lasco dobbiamo portare l’albero verso la prua… spostando il centro velico in avanti infatti la tavola tenderà a scendere il vento.

Poppa (180° rispetto alla direzione di provenienza del vento)

La poppa è un’andatura che utilizziamo per scendere il vento, quindi navigare in downwind, o per cambiare le mura.

Per navigare di poppa dobbiamo portare l’albero avanti ( verso la prua ) fino a portare la tavola nella perpendicolare del vento… per mantenere l’andatura di poppa poi basterà tenere la vela aperta e i piedi paralleli vicino la poppa della tavola.

💥 Ok adesso che sai qualcosa in più sul WindSurf vieni a trovarci… ti aspetto in spiaggia per iniziare con Te questa NUOVA AVVENTURA, non perdere questa occasione, OK⁉️

Articolo scritto da Carlo Pompili

  • Istruttore Federazione Italiana vela
  • Instruttore Federazione Italiana_Sci Nautico Wakeboard
  • info 339 5365186

 

 

Associazione Sportiva Dilettantistica kitePoint_Scuola Federale
#Anzio – #Nettuno –#Latina #Romasud

#Anzio_WindSurf_School

Il windsurf è uno sport fantastico, che si può praticare in ogni parte del mondo… un’attività sportiva unica che svolgiamo in pieno contatto con la natura e con i suoi elementi, mare, vento e onde.

Il bello del WindSurf è che riesce ad unire il brivido della tavola da surf con il fascino della vela e tutto mentre cavalcando le onde del mare e veleggiando in solitudine liberiamo la nostra mente per ritrovare noi stessi. Uno sport non solo bello da fare ma anche da vedere, uno spettacolo incredibile che affascina chi lo vede e chi lo fa!!

  • Vuoi inizare a praticare questo magnifico Sport?
  • Vuoi cavalcare le onde con la tua tavola?
  • Contatta la nostra scuola!

 

#Anzio_WindSurf_School

Carlo 339 5365186

 

Con il WindSurf si possono praticare diverse discipline, tanto da soddisfare ogni tipo di surfista, dal più tranquillo al più acrobatico.

Crusing

Il Crusing è il modo semplice, facile e diffuso per praticare windsurf, perchè si pratica con vento leggero e non richiede particolari skills fisici o tecnici.

Per praticare crusing ed essere in grado di fare una tranquilla veleggiata nelle vicinanze della costa in solitudine o in compagnia,  può bastare un Corso Base di WindSurf e qualche ora in più di allenamento in di un buon istruttore.

Tempo medio di apprendimento 5 -10 ore allenamento

Slalom

Lo Slalom forse è tra le discipline più note del windsurf, si praticata con vento da moderato a forte e già richiede un buon numero di skill e competenze specifiche,

Ogni volta che il vento soffia ad una buona velocità, in ogni parte del mondo si ritrovano surfisti che insieme sfrecciano sul mare e sui laghi raggiungendo velocità importanti e compiendo virate e strambate rapidissime.

Per praticare slalom bisognerà pianificare un buon piano di allenamento con una Scuola di WindSurf ed un buon istruttore che ci permetterà di acquisire velocemente i skills e le competenze necessarie.

Tempo medio di apprendimento 50 – 60 ore di allenamento

In foto il Campione e amico Raimondo Gasperini

Freestyle

Il freestyle è una disciplina che non si finisce mai di imparare!… perché oltre alle basi tecniche e alla capacità di saper governare l’attrezzo, è uno sport per gli amanti della libertà e della fantasia. lo spirito del freestyler infatti è quello di provare e riprovare manovre e tricks, per arrivare ogni volta a chiudere una nuova manovra.

Il freestyle non è mai monotono ed è sempre in evoluzione, ma guai a pensare che si tratti di uno sport senza regole precise, perché per praticarlo ci vuole una grande dedizione e disciplina.

Per iniziare a praticare freestyle bisogna già avere un ottima padronanza dell’attrezzatura e delle manovre di base che in media si ottengono dopo 1-2 anni di windsurf

Tempo medio di apprendimento N.A. ( non applicabile perchè troppo soggettivo )

Waveriding

Il WindSurf sull’onda, insieme al freestyle è una delle discipline più spettacolari.Cavalcare le onde con la tavola da WindSurf ti fa sentire un senso di libertà assoluto che pochi sport al mondo possono trasmettere.

Cavalcando le onde con il windsurf si può fare surf come ume fanno i serfisti, ma volndo usando le onde come rampe si possono fare anche salti e rotazioni ad altezze e velocità pazzesche!

Il waveriding è la disciplina che tutti i windsurfisti amano praticare e per farlo attendono pazienti l’arrivo di perturbazioni importanti o fanno viaggi in tutto il mondo alla ricerca dell’onda perfetta.

Per iniziare a praticare waveriding bisogna già avere un ottima padronanza dell’attrezzatura e delle manovre di base che in media si ottengono dopo 1-2 anni di windsurf

Tempo medio di apprendimento N.A. ( non applicabile perchè troppo soggettivo )

 

💥 Ok adesso che sai qualcosa in più sul WindSurf vieni a trovarci… ti aspetto in spiaggia per iniziare con Te questa NUOVA AVVENTURA, OK⁉️

Associazione Sportiva Dilettantistica kitePoint_Scuola Federale
#Anzio – #Nettuno –#Latina #Romasud

 

Articolo scritto da Carlo Pompili

  • Istruttore Federazione Italiana vela
  • Instruttore Federazione Italiana_Sci Nautico Wakeboard
  • info 339 5365186

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Giornata dimostrativa gratuita KP Open Day Kitesurf – WindSurf – Sup

Domenica 15 marzo 2020,

presso lo stabilimento balneare “IL SALUS” a Nettuno, si terrà la prima giornata dell’Open Day KiteSurf – WindSurf – Sup organizzato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica KitePoint; una delle scuole più attive del litorale a sud di Roma, appartenente alla Federazione Italiana Vela.

Gli istruttori dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Kitepoint saranno a disposizione dei cittadini di Nettuno e di tutte le persone che vorranno aderire a questa iniziativa per promuovere il KiteSurf, il WindSurf e il Sup.

Inoltre durante la giornata di domenica gli istruttori federali KP sfrutteranno questa BUONA OCCASIONE anche per trasmettere l’amore e il rispetto per il mare e per i nostri litorali.

Quella di domenica 15 marzo sarà una giornata di promozione dello sport, ed in particolare di questi watersports, che ormai sono diventati popolari sui litorali di Anzio e Nettuno, proprio grazie al lavoro svolto negli anni dalla nostra associazione.

Infatti sempre più spesso nelle giornate di perturbazione, con vento e onde vediamo centinaia di KiteSurf, WindSurf e Sup uscire in mare ed esibirsi in spettacolari acrobazie tra le onde del mare in tempesta.

Nettuno ed Anzio sono diventate due mete famose a livello nazionale per la pratica di queste discipline e negli anni lo saranno sempre di più grazie all’istacabile e costante lavoro del team di istruttori federali KP, che unito ad un ottima conformazione della nostra costa ha creato un ambiente favorevole e lo spirito giusto per la promozione e pratica di questi sport.

> Le lezioni andranno prenotate entro sabato 14 marzo al 339 5365186

 

Programma della giornata

  • Ore 11:00 Ritrovo con i partecipanti alle lezioni
  • Ore 11:30 – ore 12:30 lezioni gratuite dimostrative
  • Ore 13:00 – ore 14:30 pausa pranzo presso il chiosco Bar dello stabilimento Salus.
  • Ore 15:00 Ritrovo con i partecipanti alle lezioni dimostrative
  • Ore 15:30 – ore 16:30 lezioni gratuite dimostrative
  • Ore 17:00 Aperitivo presso il chiosco Bar dello stabilimento Salus

Vi aspettiamo numerosi a questo evento promozionale e TOTALMENTE GRATUITO.

 

Carlo Pompili 339 5365186

#IstruttoreFIV – #Federazione Italiana Vela
#IstruttoreFISW – #Federazione Italiana Sci Nautico / Wakeboard
#IstruttoreFKI – #Federazione Italiana KiteSurf
#OpinionLeader – #UltimateKiteboarding Italy

#Delegato regionale – Lega Nazionale Vela – UISP
#Direttore di redazione – www.kitepoint.it

❇️ Disponibile 365 gg l’anno per corsi Base e Avanati di: Kitesurf – WindSurf -Sup

#kitepoint.it #UltimateKiteboarding

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KITECAMP PUGLIA 2020 – Alla scoperta del Salento!

“Dal 29 Aprile al 3 Maggio”

Siamo pronti per il primo Kite Camp della stagione 2020, destinazione Puglia – Salento!

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Il Salento è una terra magica in grado di offrire paesaggi e panorami spettacolari che giustificano ampiamente una vacanza KiteSurf sopratutto nei periodi fuori dalla stagione balneare… infatti oltre alle bellissime e famosissime spiagge, si possono ammirare splendidi paesaggi naturali e visitare bellissime città, tra le quali spicca Lecce, il capoluogo salentino.
La crew di Kitepoint asd organizza un Kite Trip a misura di kiter e non, alla scoperta degli spots più famosi del Salento e di tutto quello che questa regione può offrire.
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  • Sai già fare kite e vuoi trascorrere una straordinaria vacanza, con un gruppo di nuovi amici?
  • Vuoi perfezionare il tuo livello di kitesurf e provare le tue prime manovre freestyle?
  • Vuoi iniziare questo sport durante un’avventurosa vacanza?

 

Allora non perdere tempo, iscriviti e partecipa al nostro Kite Camp per condividere con noi una magnifica AVVENTURA!

 

Il nostro Kite Camp

Sarà organizzato da Istruttori della Federazione Italiana Vela, che effettueranno per tutti una lezione gratuita di 2 ore:

  • Self Rescue nel Kitesurf
  • Sicurezza in mare
  • Prima manovre freestyle: Back  Roll e Front Roll

 

Programma giornaliero Kite Camp

Visiteremo gli spot più belli della costa adriatica tra cui: Strada Bianca, Buena Ventura, Frassanito, Alimini e il 01 maggio organizzeremo aperitivo e grigliata in spiaggia per festeggiare insieme

Giornata Tipo:

  • ore 08:00 – / 09:00 Colazione
  • ore 10:00 – Partenza per lo spot
  • ore 12 00 / 13:00 Kite libero
  • ore 14:00 – 16:00 Lezioni Kitesurf
  • ore 16:00 –  18:00 Kite libero
  • ore 18:00 – Rientro in Agriturismo
  • ore 20:00 – Cena tutti insieme in Agriturismo
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Dettagli del viaggio:
  • Partenza  di gruppo mercoledì 29 aprile ore 06:00 – Check in : dalle ore 15.00 alle ore 19.00
  • Rientro di gruppo domenica 03 maggio ore 15:00 -Check out : la stanza dovrà essere resa disponibile entro le ore 10:00.
  • Location: Un bellissimo Agriturismo in provincia di Lecce situato a pochi km dagli spot principali (Agriturismo Villa Conca Marco)
  • Quota del Camp è di € 170 a persona con formula mezza pensione in camera doppia – tripla, comprensiva di lezione iniziale di  2 ore sul rescue per i kiters
  • Vi consigliamo di prenotare quanto prima, poiché la disponibilità delle stanze potrebbe terminare e i prezzi potrebbero subire variazioni

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Possibilità di prenotare i seguenti corsi

  • Corso I° Livello – Corso Base
  • Corso II° Livello – Perfezionamento e Supervisione
  • Corso III° Livello – Andature e Bolina in conduzione
  • CorsoFull immersion –  Freestyle o Strapless

 

 

PER INFO KITE CAMP  E PRENOTAZIONI CONTATTARE:

Carlo 339 – 5365186

Carlo Pompili 339 5365186
# Istruttore FIV – Federazione Italiana Vela
# Istruttore FISW – Federazione Italiana Sci Nautico / Wakeboard
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# Delegato regionale – Lega Nazionale Vela – UISP
# Direttore di redazione – www.kitepoint.it
❇️ Disponibile 365 gg l’anno per corsi Base e Avanati di: Kitesurf – WindSurf -Sup
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Test Excellence Ultimate Kiteboarding 2020

Attenzione!!! l’Excellence 2020 può creare dipendenza!!
Queste sono le nostre prime sensazioni dopo il test di oggi.

– Presentazione materiali
Ultimate Kiteboarding punta a fare tendenza per la stagione 2020.
La nuova sacca kite è nera, con grafica accattivante e curatissima nei dettagli… la sacca è una vera e propria borsa da viaggio.

Nuovo il design delle ali con colorazioni molto accese; il kite ha una leading edge di sezione più stretta e un castello con briglie più fino per rendere l’ala più veloce e manovrabile sulla barra. Nuove anche le valvole per rendere l’ala ancora più affidabile e resistente nel tempo.

Migliora anche la barra, anche per lei con nuove colorazioni, nuove linee realizzate in Liros DC Pro 401 più spesse nelle front per evitarne lo stiramento e per essere più sicuri e non avere brutte sorprese nei mega loop. Inoltre le nuove linee permettendo un feeling più diretto con il kite.

Sicurezza sempre in primo piano con migliorie sgancio ed è stata migliorata anche la linea di sicurezza.

– Il Test
Il test dell’ Excellence 2020 è stato effettuato con condizione di vento side on intorno ai 15 nodi e mare formato, con circa metro di onda.

Per valutare le performance del nuovo kite Ultimate 2020 abbiamo effettuato un vero e proprio “stress test”, sottoponendo l’ala ai diversi tipi di stile e utilizzo che un kiter ne potrebbe fare.

Freestyle abbiamo sottoponendo l’ala ad una prova classica con manovre da agganciato e sganciato; Wave per una valutazione più completa abbiamo effettuando un downwind di circa 5 km alla ricerca delle onde migliori; Freeride per apprezzare la velocità e le performance di navigazione abbiamo effettuando un veloce upwind ( 5 km in circa 30 min ) per tornare al KitePoint

Il nuovo modello Excellence 2020 offre tantissimi aspetti positivi apprezzabili già dai primi istanti in acqua, ha un buon tiro, perfetto per fare manovre da “sganciato“, ma è anche un kite manovrabile, reattivo e sempre controllabile tra le onde.
La nuova Excellence ha un lift impressionante durante i salti da agganciato ed è rapida e veloce nell’eseguire cambi di direzione e kiteloop per surfare le onde.

L’Exellence è un’ala veloce, morbida e reattiva sulla barra, un vero e proprio kite allround che ha dimostrato di essere performante e super affidabile.

Consigliato e adatto per tutte le diverse tipologie di kiters: principianti, esperti ed avanzati.

Promosso a pieni voti dal team KP.

Kite Expo 2017

13 e 14 maggio 2017 alla Rambla -Maccarese

Tutte le novità della stagione, con esposizione e area test per poter provare direttamente i prodotti dei brand più importanti del settore
Presenti brand internazionali ed in particolare anche i due brand della scuola Kitepoint:  Flysurfer Kiteboarding ed Ultimate Kiteboarding.

 

La KitePoint asd rinnova la sua affiliazione alla Federazione Italiana Vela anche per il 2017.

Un sentito ringraziamento ai molti soci che credono in noi e che affiliandosi alla nostra associazione sportiva dilettantistica ci supportano nei nostri progetti.

Informiamo che dal primo weekend di marzo ripartiranno i corsi di kitesurf per la nuova stagione 2017

 

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La sicurezza: le basi per una session di solo divertimento!

La cronaca a volte sembra volerci svegliare da un sogno con un diretto diritto sotto il mento per riportarci ad una realtà passata in cui l’incidente grave praticando il kitesurf non era evento raro.

La nostra passione per uno sport  dichiarato estremo potrebbe portarci a pensare che a noi non capiterà forse mai,  che è stato un caso fortuito e che  l’oceano racconta spesso tragedie forse in parte evitabili o forse no ma  che comunque sentiamo molto lontano da noi.

Quando succede un incidente ad uno sportivo amatoriale o pro che sia è sempre toccante e tutta la comunità degli sportivi ne risente emotivamente; siamo uomini  e le emozioni fanno parte del nostro essere ma siamo anche sportivi e quindi votati per definizione al superamento dei nostri limiti.

Quello che uno sportivo può e deve fare, quello che noi tutti possiamo fare è cercare di superarli  conoscendo il più possibile tutti i singoli passi previsti da procedure ormai standard di sicurezza del kitesurf.

La conoscenza di ciò può aiutare a rompere anche solo un anello della catena di eventi che possono portare ad un epilogo negativo.

Dunque è compito dei tecnici della federazione, istruttori di qualsiasi associazione o ente sportivo informare i propri allievi/soci ma è di fatto anche coscienza ed obbligo di ogni singolo sportivo di ogni livello cercare di ottenere il maggior numero di informazioni sull’argomento sicurezza, valutando sempre la fonte.

Tutto parte proprio da voi! in fondo siete voi che scegliete di fare kite, voi siete i migliori arbitri e giudici di voi stessi.

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Direi che iniziare dalla valutazione della propria condizione fisica sia assolutamente prioritario, personale certamente ma fondamentale.

Solo voi conoscete il vostro stato di salute.  Sento dire spesso: più il gioco si fa duro e più i duri cominciano a giocare.  Sappiate che non c’è un detto piò fuorviante di questo per quanto riguarda gli sport estremi. Non si tratta di orgoglio o dover dimostrare quanto si vale. Gli atleti professionisti degli sport estremi sono sotto attento controllo medico ed hanno a disposizione una  equipe votata al raggiungimento della loro massima performance; nessuna improvvisazione o atto impulsivo.

Dunque riflettiamo;  la conoscenza del proprio stato di salute è fondamentale in quanto se non lo si conoscesse a fondo anche una situazione  ipoteticamente tranquilla potrebbe risultare a rischio.

Voi direte: “ma noi siamo soci della Kitepoint! “

Ottima risposta e direi un buon punto di partenza; questo significa che abbiamo un certificato medico ( agonistico o non agonistico) obbligo di legge, che attesta le nostre condizioni generali di buona salute, abbiamo fatto almeno un elettrocardiogramma,  magari siamo anche donatori di sangue e ci manteniamo in forma.

Per quanto riguarda il lato tecnico, ormai gli standard di sicurezza dell’attrezzatura di cui ha bisogno un kiter per navigare sono davvero molto alti.

Esistono più livelli di sicurezza per quanto riguarda l’attrezzatura in senso stretto: depower, quick release, sgancio leash di sicurezza e coltellino..

Questi sono sistemi da conoscere ed esserne  assolutamente padroni ma non bisogna dimenticare che la sicurezza inizia a casa vostra e magari proprio nei giorni in cui non fate kite!

Lo so, lo so; siete impegnati, avete famiglia, gli obblighi lavorativi vi assorbono completamente ma onestamente, quanto vi farebbe arrabbiare questo scenario: dopo tanti giorni di “piatta”, finalmente si presenta  all’orizzonte una bella “ maestralata” di 20 nodi , arrivate in spiaggia e  scoprite che c’è qualcosa che non va nella vostra attrezzatura?

Quindi il consiglio è quello di controllare lo stato della vostra attrezzatura quando non siete impegnati in mare.

Si tratta di controllare:

1- Stato delle linee: usura, controllo di assenza di nodini, che potrebbero rappresentare i prossimi punti di stress e sicura rottura.

2- Stato della cima del depower

3- Stato della barra

4- Funzionamento del Quick Release

5- Stato delle briglie del Kite

6- Stato e pulizia delle carrucole (se presenti)

7- Stato del Kite in generale ( tessuto, stato dei bladders)

8- Stato della muta ( soprattutto quella invernale: il freddo toglie rapidamente energie e lucidità)

Ok, ci siamo , l’attrezzatura è pronta dunque siete pronti per una nuova session.

Qual sono i prossimi passi per godercela in pieno? La valutazione dello spot e delle condizioni meteo marine .

Valutare correnti, eventuali fronti all’orizzonte, stato del mare sono le valutazioni che un velista/ kiter deve constantemente fare e mai dare per scontato, neanche nel proprio home-spot,  in quanto possono cambiare a volte anche rapidamente soprattutto quando si parla di perturbazioni in evoluzione.

Chiediamo agli esperti del posto, aspettiamo che altri di un livello superiore a noi vadano in acqua per avere dei riscontri; onestamente se un kiter più bravo di me mi dicesse di non uscire io gli darei retta. Forse perderò una uscita di sicuro molto sofferta e non divertente ma di sicuro ne avrò guadagnate molte e molte altre; si migliora per gradi.

 Quindi riassumendo:

 1- Stiamo bene fisicamente e ben allenati   

2- Attrezzatura in ordine

3- Condizioni per una session adatta al nostro livello

Direi che con questa base di partenza allontaniamo di molto la possibilità che possa accadere qualcosa che vada al di la delle nostre capacità di risposta ad un evento improvviso.

Però non dimentichiamoci che non siamo in palestra  o in uno spazio chiuso: l’episodio che può innescare una serie di eventi può sempre accadere; sta a noi sapere come disinnescare la possibile miccia.

Realisticamente la maggior parte dei Kiters amatoriali esce in condizioni meteo marine relativamente standard dove il rischio maggiore è rappresentato dal calo di vento improvviso e /o rotture varie.

Scenario Calo di vento.

Ci ritroviamo in quella condizione che molti kiters temono: kite in acqua senza la minima possibilità di farlo ripartire.

Orgoglio personale distrutto, autostima a pezzi, sappiamo già che tornando a riva dovremmo offrire da bere a qualcuno, ma “no panic” e usciamone con le nostre forze. 

Applichiamo la procedura standard di Self Rescue, pochi passi da effettuare in sequenza, senza allarmismi.

 1- Rilascio completo del quick release lasciando arrivare la linea di sicurezza fino alla stopper ball.

2.- Recupero della linea di sicurezza ( meglio di lato per evitare intrecci e mai e dico MAI arrotolandola intorno a mani o dita) fino a giungere alla barra.

3- Avvolgere la linea di sicurezza intorno alla barra per essere sicuro di neutralizzare il tiro del kite e mantenerlo così in stand-by.

4- Iniziare a  riavvolgere  tutte le linee intorno alla barra, come si fa quando disarmate il kite a terra, fino a giungere in prossimita del kite.  Dovrete applicare un po di leva per riavvolgerle tutte.

5- Giunti al kite possiamo scegliere due opzioni: nuotare con il kite o usarlo come vela, dipendendo dalla direzione del vento che non è scontato possa aver cambiato direzione.

6- Esiste ancora una leggerissima brezza side, side on che ci permetterebbe di tornare a riva facendo meno fatica usando il kite come vela in acqua

Ottimo! Dunque la procedura è prendere uno dei due TIP e portarlo a noi che nel frattempo ci saremo adagiati al centro della leading edge. Con il kite completamente gonfio potrebbe essere difficile portare uno di questi TIP a noi; molti suggeriscono di sgonfiare un po il kite. Attenzione che i kites moderni sono tutti one pump, quindi se non lo aveste fatto prima chiudete tutti i bladders prima di sgonfiare leggermente la leading edge per facilitarvi il movimento e non rischiare uno sgonfiaggio eccessivo e repentino.

Si potrebbe obiettare: ma perché tutta questa fatica? Sgonfiamo tutto,  pieghiamo e nuotiamo.

Obiezione a cui si risponde sottolineando l’importanza di essere visibili in acqua e di risparmiare fatica; facciamo lavorare il kite per noi.

La procedure finali di “pack down” del kite, cioè sgonfiaggio e ripiegatura in mare, è valida se fosse presente un mezzo di appoggio pronto a raccogliervi: è una procedura non di sicurezza in senso stretto ma atta a facilitare il recupero a bordo.

In tutta questa procedura sembra ci siamo dimenticati di parlare della nostra cara e amata tavola, compagna di avventure; ebbene no.  Siamo in situazione di “emergenza” e dobbiamo fare una scelta e si opta sempre per il kite; gallegiabilità e visibilità. Certo se davvero le condizioni meteo fossero davvero tranquille con acqua piatta e la tavola fosse ancora vicino a noi, possiamo pensare di agganciarla al nostro leash ma sappiate che questo comporta sempre un margine di rischio. Pensiamoci dopo alla tavola, una volta a terra ed in sicurezza.

IL SELF RESCUE CODIFICATO DALL’ISAF

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Attenzione!In acqua le energie possono rapidamente consumarsi se unite a panico.  L’utilizzo di un giubbotto di aiuto al galleggiamento e prevenzione impatti è consigliato; in certe situazioni il cui sviluppo prevede del tempo in acqua per uscirne per riportarsi in completa sicurezza,  può fare la differenza nella gestione delle vostre forze.

Vorrei sottolineare uno scenario dove l’azionamento del quick release e sgancio leash di sicurezza sono  d’obbligo; mare con onda formata importante, kite ormai nell’impossibilità di essere rilanciato ma con ancora trazione o rischio di essere trainato dall’onda . Non c’è self rescue che tenga, li si rischia l’annegamento; abbandonare l’attrezzatura e pensare a portare a casa la pelle ragazzi!!

In questo scenario potrebbe essere anche di vitale importanza l’uso del coltellino inserito ormai nella maggior parte dei trapezi moderni o comunque se non lo avete pensate a dotarvene subito. Le onde potrebbero spingervi tra le linee del kite e rischiare di rimanerne avvolti; in tal caso estrarre il coltellino e tagliare con vigore le linee senza pensarci due volte.

Per quanto riguarda le rotture improvvise che hanno comunque una probabilità di avvenire anche se avete fatto un check completo pre-session posso elencarne alcune tra le più comuni.

 

  • Rottura di una back line: sganciare il quick release, il kite potrebbe iniziare una sequenza di Loop fuori controllo
  • Rottura depower; il kite vi da un deciso strattone e nella maggior parte dei casi ne perdete il controllo; self rescue.
  • Rottura chicken-loop: self rescue per i meno esperti, possibile navigazione unhooked per i più esperti magari tirando il depower con una mano.
  • Sgonfiaggio in aria di un bladder; avete chiuso tutto il sistema di one pump? bravi senza un bladder si puo ancora navigare altrimenti siete destinati ad una bella nuotata. Alla peggio sganciate il QR, self rescue, pack down e magari usare la tavola ( soprattutto se surfino, freerace/race con un bel volume) come riserva di galleggiamento su cui mettere tutta l’attrezzatura sempre e solo dipendendo dalla condizione meteo marine.

Tutte queste sono le sicurezza che dipendono solo da voi ma in mare spesso siamo tanti e la navigazione in gruppo implica il doversi confrontare con i comportamenti e spazi altrui; è per questo che sono in vigore delle regole di navigazione che non rappresentano una opzione ma bensì un obbligo da rispettare senza eccezioni.

Le regole base di precedenza sono codificate in maniera univoca, sono poche e chiare; non date retta a chi cerca sempre una interpretazione personale fingendo chissà quale preparazione tecnica. Non stiamo gareggiando in un match race, ne in una regata di flotta, non ci sono giudici di regata a cui chiedere una penalizzazione .

La conoscenza delle regole di precedenza deve far parte del bagaglio culturale di base di ogni velista che si rispetti ma purtroppo dobbiamo considerare l’eventualità di incontrare qualcuno che le regole le ignori completamente (capita spesso negli spot internazionali) o le interpreti sempre a suo modo e personale consumo ( gli Italiani sono maestri in questo J)

Precedenze-kitesurf

Il mio consiglio è sempre quello di osservare come navigano i kiters  prossimi a noi, stimare il loro grado di preparazione, capire che stile di kitesurf praticano; a volte basta davvero poco per questo tipo di valutazioni. Sono attimi ben spesi che fanno parte delle valutazioni che un kiter deve fare per aver piena coscienza dell’ambiente circostante.

Potrei aggiungere altre cose, infiniti esempi, ma direi che gli spunti per effettuare anche ricerche personali più approfondite ci sono tutti. Noi dalla nostra vi offriamo tutto il supporto per spiegare, chiarire e scambiare esperienze e nozioni tecniche.

Ci sono argomenti da sapere, tecniche di base da apprendere, attenzioni da avere ma non esiste una ricetta valida per ogni occasione.

Pratichiamo il nostro sport in un ambiente mutevole, condividendolo con sportivi che a loro volta rappresentano variabili non controllabili.

Fate vostre tutte queste procedure e poi avanzate nell’intensità/difficoltà delle vostre uscite per gradi e nel dubbio chiedete a gente esperta, non che dice di esserlo, mi raccomando; se si presentasse una situazione improvvisa da gestire sarebbe così più  alla vostra portata.  

Poi pensiamo a divertirci e ricordate che tutto parte da casa.

Molte volte è la stessa attitudine mostrata a terra il vero precursore di alcuni possibili problemi/incidenti in mare.

Kitesurf: non c’è rosa senza spine, maneggiare con cura!

….to be continued

Stay tuned, kitepoint.it on air!

A cura dello Staff  e Tecnici Federali  FIV – Kitepoint asd.