Il KITESURF è uno sport nuovissimo e quindi in grande evoluzione.

Fino a pochi anni fa esistevano vari mezzi trainati da aquiloni,  ma niente che potesse assomigliare a quello che tutti oggi conosciamo come forse lo sport più spettacolare del nuovo millennio, il Kitesurf.

COME E’ NATO

Il Kite da trazione sull’acqua, nasce alla fine di anni settanta dove i primi prototipi vengono sviluppati utilizzando per lo più canoe, sci nautici o vari mezzi appositamente ideati. La rivoluzione arriva però verso al fine degli anni ’90, due fratelli francesi, i Leganaux brevettano il famoso WIPIKA che sta per Wind Powered Inflatable Kite Aircraft, che altro non è che un sistema di gonfiaggio, mediante una  pompa manuale, di strutture  che permettono all’aquilone di avere una conformazione preformata in grado di galleggiare in caso di caduta in acqua.

LA STORIA DEL KITESURF IN ITALIA

Questo nuovo sport, chiamato anche kitesurfing o kiteboarding, trova subito le sue condizioni ideali nelle bellissime spiagge ventose e calde delle isole Hawaii. Lì si sviluppa  molto rapidamente in tecnica, tecnologia e sicurezza e questo gli ha consentito di diffondersi velocemente in tutto il resto del mondo.

In Italia il kitesurf arriva più o meno intorno al 2000 -2001 e grazie anche alla conformazione delle coste e delle condizioni meteo-marine presenti nella nostra penisola,  riscuote subito un grande interesse!! Primi ad approcciare questo nuovo sport sono stati veterani del windsurf e surf da onda.
Molti di loro hanno poi deciso di dedicarsi completamente al kitesurf.

Nel 2002 nascono in Italia le prime Scuole e i primi Centri di kitesurf, che si uniscono formando un grande movimento chiamato FKI, (Federazione Kitesurf Italiana)

L’eccellente lavoro tra le Associazioni Sportive e l’FKI in collaborazione con le autorità italiane di Capitanerie di Porto e Demanio Marittimo, nel tempo,  hanno prodotto regolamenti, procedure di sicurezza e la nascita delle prime kitebeach.
Paolo Silvestri alla guida FKI organizza le prime gare e i primi campionati Italiani. Si lavora quindi anche per cercare di fare riconoscere e portare il kitesurf all’interno del CONI ed ottenere i giusti riconoscimenti sportivi e sociali.

Nel 2010 il CONI decide di riconoscere ed inserire il kitesurf nella FISW (Federazione Sci Nautico Wakeboard). Alla FISW viene dato quindi il duro e arduo lavoro di creare per il CONI il primo registro Istruttori e il primo regolameneto ufficiale CONI.

Ma il kitesurf è uno sport di vela!! Le sue esigenze e le sue tecniche di navigazione hanno molto più a che fare con l’ambito della vela che con quello dello sci nautico e del wakeboard, quindi nel 2012 la FISW consegna definitivamente il kiteboard nelle mani della FIV Federazione Italiana Vela che continuerà il lavoro già svolto e avrà il compito di portare il kitesurf alle Olimpiadi del 2020.

COME SI PRATICA

Si pratica con un’apposita tavola e un aquilone (kite o ala) manovrato tramite una barra di controllo. E’ assolutamente necessario frequentare un corso presso una scuola professionalmente preparata, in modo da comprendere chiaramente tutte le nozioni di: TECNICA, SICUREZZA e REGOLAMENTAZIONE!!

 

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