INCIDENTE CON IL KITESURF!

Secondo una prima ricostruzione dell’incidente l’uomo era ancora sulla battigia, aveva appena gonfiato il kite quando una raffica di vento lo ha investito scaraventandolo contro il cornicione del vicino stabilimento balneare.

HA SCELTO il suo giorno libero per andare nella spiaggia di Principina a Mare, con la moglie e alcuni amici, a praticare quella che, dall’estate scorsa, è diventata la sua passione, il kitesurf. Ma qualcosa è andato storto. Alberto Maffei, 42 anni, parrucchiere, aveva appena indossato l’equipaggiamento ma non ha fatto in tempo a entrare in mare che una violenta folata di vento ha sollevato la sua vela e lo ha scaraventato dal bagnasciuga contro il cornicione del bagno Grifone, facendogli battere violentemente la testa e procurandogli profonde lesioni.
NEL TARDO pomeriggio di ieri Maffei è entrato in sala operatoria all’ospedale Le Scotte di Siena per un delicatissimo intervento neurochirurgico alla testa. Le sue condizioni sono gravissime, tanto che l’uomo, dopo essere stato trasportato in mattinata al Misericordia di Grosseto è stato portato nel primo pomeriggio a Siena col «Pegaso», non appena le sue condizioni hanno consentito il trasferimento in elisoccorso. Un incidente assurdo e inspiegabile, tanto più che non era ancora entrato in mare. Maffei è molto conosciuto a Grosseto, gestisce con la moglie un negozio di parrucchiere nella zona del Tiro a segno, e ha un figlio piccolo.
«Una persona molto solare, ha scoperto il kitesurf quest’estate con noi», dice Alessandro Tonini del Kite Beach Fiumara, che è stato anche suo istruttore. «Ha fatto la tessera alla nostra associazione e poi tre mesi di lezioni, è una persona molto sportiva, abbastanza capace. Non capisco cosa sia successo, il nostro gruppo di kitesurfer stamani (ieri mattina per chi legge, Ndr.) si era dato appuntamento a Marina di Grosseto, perché sembrava che il vento soffiasse meglio da lì. Ma di lui non avevamo notizie, ha scelto di andare a Principina, magari preferiva stare un po’ con la moglie, dato che il lunedì è il loro giorno libero. Quando c’è stato l’incidente lei era in spiaggia con lui assieme ad alcuni amici. Dev’essere stato tremendo».
LA VOCE dell’incidente, tra i kitesurfer, ieri mattina, è girata subito: molti hanno conosciuto Alberto al corso estivo di kite. «Nemmeno noi siamo entrati in acqua — aggiunge Tonini — abbiamo visto che era troppo pericoloso e abbiamo evitato, soprattutto d’inverno il vento ci mette poco a giocarti brutti scherzi, a girare per il verso sbagliato o a soffiare troppo forte. Oggi soffiava di dritta, difficile cavalcare le onde, così abbiamo rinunciato». Nemmeno Maffei è entrato in acqua, non ha avuto il tempo, quel vento «infame» lo ha colpito alle spalle arrivando da dietro e gonfiando la vela a cui era attaccato, che si è sollevata trascinandolo via . Un volo di diversi metri finito con un terribile schianto, contro un cornicione in cemento e una porta dello stabilimento balneare Grifone.
FORSE Maffei, vedendo che le condizioni meteo non erano ottimali, stava esitando prima di salire sul suo kitesurf e cavalcare le onde. Ma è solo un’ipotesi. «Non capisco come sia potuto succedere — prosegue Tonini — non è tipo da commettere imprudenze, mi sono informato con alcuni amici comuni che erano con lui. Nemmeno loro si sono resi conto dell’accaduto, tutto troppo in fretta. E’ così quando il vento ti gioca brutti scherzi, anche se non sei in acqua la vela può diventare un boomerang micidiale. Ora siamo tutti con lui, speriamo di rivederlo presto con il suo inconfondibile sorriso».

 

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