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ALEX PASTOR A COMBUCO… il video dei suoi allenamenti!!

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Abbiamo avuto una buona pausa dalle competizioni, e quindi abbiamo trascorso una buon periodo di tempo per formazione e allenamenti in Brasile…  un clima molto diverso dal mio ultimo video che è stato girato in inverno a Tarifa.

Girato in Ceara, Brasile da Andre Magarao
Per saperne di più: Seguimi su Facebook. facebook.com / AlexPastorKite

canzone di Strada – farlo andare

TEST AIRUSH CONVERSE 2013…

Per gli amici di kitepoint.it le prime impressioni e i primi Test della nuova arma per il kite in wave style di casa Airush.
Rider  Stefano di Tulio dell’ Airush Italy Team

“La nuova Airush Converse  si presenta con una grafica semplice ma molto accattivante colori essenziali e ben assortiti, con il bambù a vista, ma non è questa la sua caratteristica dominante …

è dotata di sistema fcs three fins  ma il trucco è che tutte le pinne hanno una escursione nella loro scassa di circa un centimetro permettendo un settaggio accurato in base alle caratteristiche tecniche ed antropiche del rider,  un innovazione  nel settore in cui Airush è prima in assoluto!

La mancanza del pad nella zona anteriore, oltre ad alleggerire la tavola ed renderla ancora più maneggevole nella fase aerea, rende il contatto tra rider e tavola diretto, sviluppando una reattività di gran lunga migliore, rispetto al modello dello scorso anno, ed in surfata lascia una sensazione più pulita, molto vicina al surf da onda. La planata è fluida e stabile e migliora di gran lunga se si usa l’accortezza di navigare con il piede posteriore fuori dalla straps. L’ho provata in varie condizioni ed è sempre stata all’altezza della situazione lasciandomi stupito per la sua estrema facilità, permettendomi  delle surfate oltre il limite delle mie capacità.

Il suo carattere emerge a pieno con vento side side-off,  anche rafficato , con onda formata e veloce qui diventa una vera “arma”. Corre veloce e tiene il bottom fino all’inverosimile  dando una radicalità alla surfata stupefacente. Nei “cut back snap-back” non perde mai il contatto con il lip dell’onda mentre il suo ridotto peso permette un controllo migliore nella fase aerea dopo un  “cut back off the lip”. Tralasciando questa sua caratteristica dominate resta una tavola  per tutti i riders (naturalmente scegliendo tra le varie misure la più adeguata io ho provato la misura 5’11’’) da i beginners che vogliono cimentarsi in questa nuova disciplina, ed ai PRO sempre alla ricerca della condizione radicale. Insomma se si potevano fare dei miglioramenti rispetto alla sorella dello scorso anno ci sono riusciti a pieno! Non altro d’aggiungere , spero d’esser stato esaustivo , comunque resto a disposizione per eventuali domande e per chiunque fosse interessato eventuali test in loco un saluto a tutti Stefano!”

OLIMPIADI 2016…SCELTA FINALE TRA KITE E WINDSURF?!

News dalla Federazione Vela Ialiana:

Royal Marine Hotel di Dun Laoghaire, presso Dublino in Irlanda, l’ISAF Annual Conference. in programma l’elezione del nuovo Presidente, candidato Carlo Croce, e di sette Vicepresidenti con gli italiani Alberto Predieri e Riccardo Simoneschi nella rosa dei candidati per il 2013-2016. In agenda anche la scelta finale tra kitesurf e windsurf per le Olimpiadi di Rio 2016.

Kitesurf o windsurf?

L’ormai annosa questione della scelta tra kite race e windsurf per i Giochi di Rio 2016 sarà risolta finalmente al Royal Marine Hotel. Ricordiamo che al Mid Year Meeting di Stresa erano state scelte le nuove classi Nacra17, come multiscafo uomo/donna, il 49er FX, come skiff doppio femminile, e il kite race maschile e femminile. Queste classi si aggiungevano a Finn, Laser, Laser Radial, 49er, 470 maschile e 470 femminile per completare le dieci discipline in regata alle Olimpiadi di Rio 2016. La scelta del kite suscitò molto scalpore per lo stretto margine con cui venne decisa e il voto decisivo di nazioni (soprattutto la Spagna) che nel momento decisivo in sede di Council ISAF votarono in modo diverso da quanto avevano prima annunciato.

In vista della Conferenza di Dublino, l’ISAF ha ricevuto ben 23 Submission da parte di federazioni nazionali che chiedevano di riaprire la discussione su quella scelta. Queste saranno discusse dai comitati preposti che poi il 9 novembre faranno le loro raccomandazioni al Council dell’ISAF. La politica della federvela mondiale insegna che alla fine è il Council ad avere il voto e il potere decisivo, al di là delle raccomandazioni. Il governo della vela mondiale si esprimerà quindi sul tema ma, per farlo, avrà bisogno di una maggiornza del 75 per cento, secondo la costituzione ISAF. Se non verrà raggiunta tale maggioranza (che pare assai consistente) allora la decisione del maggio 2012 a Stresa (ovvero sì al kite race) diventerà definitiva. Ma c’è anche un’ultima chance per il windsurf, ovvero quella dell’Annual General Meeting dell’ISAF, previsto il 10 novembre e già incaricato dell’elezione del nuovo presidente ISAF. Sempre secondo la costituzione ISAF, l’Assemblea generale ha infatti il potere di votare su tutte le regulation prese dal Council nell’ultimo anno e lo fa a maggioranza semplice dei votanti (che sono le federazioni nazionali). Storicamente il Council dell’ISAF difficilmente è tornato indietro su una decisione, anche se va detto che i due movimenti, quello pro windsurf e quello pro kite, hanno giocato bene tutte le loro carte. Vedremo chi prevarrà.

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YOURI ZOON ENTRA NEL TEAM BEST KITEBOARDING!!

Grande news per Best Kiteboarding per il 2013… entra a far parte del Team riders del famoso brand anche il campione del mondo Youri Zoon.

Nel mondo del kitesurfing su questo argomento c’erano già alcune voci, ma adesso è ufficiale, Youri a firmato un contratto di tre anni con Best Kiteboarding.

In anteprima per voi, il video degli allenamenti di Youri girato nella bellissma laguna del ProKiteBrasil Rua da Praia 1 Uruaù… dal nostro amico Gigi Romano!

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STAGE BASIC KITEBOARDING RACE

Il circolo FIV di Gallipoli, ITNAV organizza con l’ASD WaveTrotter, DAL 16 AL 18 NOVEMBRE, il primo stage basic della specialità kiteboarding “Race”, (Format ISAF per le prossime Olimpiadi di Rio De Janeiro nel 2016)

Le preiscrizioni e iscrizioni si accolgono fino a lunedì 12

Questo corso è dedicato a chi già pratica ed ha familiarità con il kite e agli istruttori e atleti che vogliono specializzarsi o apprendere questa specifica disciplina.

Il corso sarà condotto dall’istruttore, atleta FIV e atleta KBR Alessandro Di Benedetto (FIV 995544) coadiuvato dall’istruttore Andrea Beverino (FIV 541916).

Il corso è aperto a tutti, ma ènecessario essere iscritti alla Federazione Italiana di Vela, per questo, in loco, verranno consegnate agli iscritti non soci, le tessere associative promozionali a copertura del corso (inclusa copertura assicurativa RC).

Il corso è intensivo, quindi richiederà agli atleti una buona dose di impegno fisico e psicologico.

Questa due giorni parte quindi il venerdì sera e termina la domenica.

Gli atleti e gli istruttori alloggeranno nel prestigioso ecoresort Le Sirenè, una struttura 4 stelle sulla spiaggia della baia di Gallipoli, nel cuore del parco curato da Legambiente (www.attiliocaroli.it/lesirene/)

Un accompagnatore WaveTrotter sarà a disposizione degli atleti per ovviare a tutte le loro necessità.

Qualifiche degli istruttori
Di Benedetto Alessandro istruttore di 1° FIV 995544 con esperienza quinquennale nell’insegnamento del kite e nel organizzazione dei corsi di kiteboarding. Primo anno di carriera agonistica nel kite, classificato 3° al campionato Italiano Slalom, e 7° al campionato Europeo assoluto di Slalom. 8° al campionato Italiano Race e  58° al Mondiale assoluto Race con 200 partecipanti.
Andrea Beverino istruttore 1°FIV 541916 con importante esperienza nell’insegnamento del windsurf, inizia la sua carriera agonistica con il windsurf, convertendosi al kite e nel suo primo anno effettivo di gare 2011 conquista il campionato Italiano Race con il 3° posto, ed si classifica 2°  TDS al campionato Europeo race assoluto, nel 2012 conclude il campionato Italiano Race al 2°posto, conquistando due tappe al 2° posto, ed una al 3°. E come secondo degli Italiani, si aggiudica l’ 11° posto al Mondiale assoluto

SPECIFICHE
Incluso

  • corso
  • attestato
  • noleggio tavole
  • assicurazione
  • tesseramento promo FIV (per i non tesserati)
  • pernotto e mezza pensione (2gg) >> due notti, due colazioni, due pasti

*Si pregano gli atleti non affiliati alla FIV di munirsi di documento valido (originale e fotocopia), CF, e certificato medico  di sana e robusta costituzione.
**L’istruttore seguirà i gruppi di allenamento, con l’ausilio di un imbarcazione e poi coordinando la lezione pratica con la sua attrezzatura per dare visione delle manovre.
***L’ordine del programma può essere soggetto a variazioni in funzione delle condizioni meteo.
È CONSIGLIATO CALDAMENTE AGLI ATLETI DI VENIRE AL CORSO CON IL SEGUENTE EQUIPAGGIAMENTO:
muta, aquilone, ”orologio da regata” o un semplice orologio cronometro, e quant’altro per svolgere normale attività di kiteboarding e dispositivi secondo le normative di sicurezza locali

COSTO per atleta
Il costo a persona è di 230 euro
Richiesta caparra di 30 euro al momento dell’iscrizione
Gli atleti con età inferiore ai 18 anni (Juniores) avranno uno sconto di 10 euro sull’iscrizione
IBAN:  IT 18 E 02 00 879 861 000 102 13 75 01

Se la tua associazione fosse interessata o promuovere il proprio spot come tappa del tour Italiano, scrivici!

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L’ADRENALINICO IL NUOVO VIDEO DI NAISH KITEBOARDING..

Kevin Langeree e Kai Lenny recentemente hanno vissuto una stupenda e avventurosa gita in barca per trovare vento e onde ai confini  dell’ALASKA. Circondati condizioni esteme e da posti incredibilmente perfetti per il kite – icerberg!!

Mettetevi comodi e gustatevi il loro video.

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SEMINARIO FIV… “TALENTO VELA”

Si è svolto a Roma il Seminario sul tema “Talento Vela” rivolto a istruttori, tecnici, allenatori e dirigenti che svolgono attività indirizzate al settore giovanile.
La ricerca, l’individuazione e lo sviluppo dei talenti sono obiettivi che il CONI promuove nei confronti di tutte le Federazioni con l’intento non solo di scoprire i talenti naturali e portarli a vincere una medaglia, ma con orientamento ben più ampio.

Questi obiettivi sono perseguiti su tutti gli atleti che, praticando una o più discipline sportive, dimostrano capacità, attitudini, potenzialità e voglia di applicarsi allo sport agonistico. Questa ricerca, che varia da disciplina a disciplina, deve tener conto di variabili come la crescita e la fase puberale, senza limitarsi alla sola valutazione prestativa che nei più piccoli varia in funzione dell’età biologica. La ricerca deve orientarsi a periodi preadolescenziali quando alcuni aspetti indicatori si stabilizzano.

Dopo i messaggi di saluto e benvenuto portati da Renato Manno, responsabile della Segreteria Tecnica della Direzione Sport e Preparazione Olimpica, Giovanni Esposito, Docente e consulente della Scuola dello Sport e da Anna Bacchiega, Consigliere Federale e Referente del Progetto Under 16, sono iniziati gli interventi dei relatori che hanno affrontato il tema del talento illustrando le proprie esperienze di ricercatori e allenatori.

Il primo a prendere la parola è stato Antonio Gianfelici, Medico Sportivo e Docente della SdS, che ha parlato di curva di crescita, maturazione e fasi sensibili. Gianfelici ha dimostrato come sia possibile distinguere l’età biologica da quella anagrafica e quanto questa differenza sia importante e influisca sulle risposte biologiche. Nel corso dello sviluppo si hanno curve di crescita a differenti velocità e un picco intorno alla fase puberale, che è anticipata nelle femmine rispetto ai maschi. Questa fase puberale comporta una produzione di ormoni sessuali che determinano risposte sul piano della prestazione.

Il secondo intervento è stato quello di Renato Nani, Responsabile tecnico del Settore Squadre Nazionali Giovanili Femminili FIP e Docente SdS, che ha trattato di reclutamento ricerca e gestione del talento. Nani ha illustrato il progetto Azzurrina, programma per la ricerca del talento nella pallacanestro femminile che, dopo 10 anni, ha dato ottimi risultati anche in termini di medagliere giovanile. Il progetto, che parte dall’individuazione degli staff tecnici regionali, vede la partecipazione di 16 Regioni. Attraverso il programma, al quale hanno aderito 500 società sportive su 790 contattate, consente di visionare 2500 atlete nella fascia d’età 14-16 anni e di selezionarne 350.

A seguire è toccato a Mario Gulinelli che ha illustrato Il problema della specializzazione precoce Yog e Campionati Mondiali Giovanili. In questa relazione si è affrontato il problema dell’introduzione dei Giochi Olimpici Giovanili “YOG” che hanno lo scopo di motivare i giovani di tutto il mondo a ispirarsi ai valori olimpici e a dedicarsi allo sport. A favore di questa manifestazione ci sono i sostenitori del valore sociale dello sport che, di fronte ai cambiamenti sociali e demografici, è preposto a combattere la sedentarietà dei giovani di oggi. Altri sostengono invece che se lo Yog diverrà la competizione più importante degli under 18, potrebbe mettere in pericolo la costruzione della prestazione a lungo termine nei giovani atleti. Uno studio canadese riferito alla vela afferma che prima di iniziare a partecipare a una competizione si deve imparare a navigare per il piacere di farlo per poi continuare per tutta la vita.

Giovanni Esposito, Docente e consulente della SdS, ha esaminato il tema dell’ “Allenatore di talenti”: competenze, formazione, perfezionamento per allenare i giovani atleti.
Esposito ha trattato l’argomento delle competenze dell’allenatore di talenti che, insieme alle conoscenze specifiche della disciplina che insegna, deve trasmettere valori educativi e avere una cultura manageriale per potersi interfacciare con tutte le altre componenti utili a far crescere il proprio atleta. L’allenatore giovanile deve guidare gli atleti verso un lungo percorso ed essere in grado di saperli motivare, valorizzandone le capacità e costruendone il potenziale.

Paolo Benini, Professore aggiunto presso il Dipartimento Scienze Neurologiche e del Comportamento dell’Università di Siena, sempre sul tema dell’ “Allenatore di talenti” ha trattato l’importanza dell’aspetto mentale nella preparazione e nello svolgimento della competizione e del ruolo del Mental Trainer.
Benini, con il poco tempo a disposizione, è riuscito ad illustrare l’intero percorso previsto dall’argomento. Partendo da un motto di Walt Disney e dalla forza mentale che dirige le nostre azioni, il nostro pensiero e controlla le nostre emozioni, ha evidenziato l’importanza del mental coach nell’aiutare l’atleta a individuare e potenziare le strategie che lo aiutano a rilassarsi durante le prestazioni e a ottenere il massimo durante la prestazione.

“Metodologia dell’allenamento giovanile e capacità motorie” è stato l’argomento dell’intervento di Alberto Di Mario, Preparatore Fisico Nazionale Italiana Judo e Docente SdS.
Il docente ha esaminato un tema tecnico di alto rilievo portando all’attenzione dei presenti la differenza di sviluppo dei giovani e quindi l’irregolarità della prestazione. La cura dell’efficienza motoria indipendentemente dallo sport praticato deve essere un obiettivo dell’allenatore che lavora con i giovani, perché questo può essere motivo di squilibrio e di demotivazione. Di Mario ha spiegato il significato di capacità di prestazione e i fattori che influiscono sul suo ottenimento, il significato delle capacità di carico, di come si sviluppano, e i tre aspetti generali della preparazione fisica: formazione, prevenzione, potenziamento e i relativi obiettivi.

A Claudio Scotton, Docente presso la Facoltà Scienze Motorie SUISM Torino, è toccata l’ultima lecture inerente ai Protocolli, i test motori e il centro studi che ha messo in risalto le competenze dell’allenatore in relazione alla funzione educativa di uno sport di lunga durata come la vela, che richiede innumerevoli competenze. In questo contesto la vela e diventata una disciplina come le altre e richiede agli allenatori abilità pratiche ma anche specifiche conoscenze teoriche. Tutte le attività, occasioni di formazione e aggiornamento come questo seminario, devono divenire una costante di chi si dedica a insegnare la vela a qualsiasi livello. I risultati dei test eurofit condotti nel settore under 16 e 19, mostrati da Scotton, evidenziano come la trasformazione tecnologica e prestativa delle imbarcazioni di classe olimpica richieda da parte dell’allenatore una ricerca continua di esercizi specifici di allenamento e di test adeguati in funzione del modello di preparazione e di gara.”

Anna Bacchiega e Claudia Tosi, Consigliere Federali e Referenti del Progetto Under 16 FIV, presenti al convegno e all’incontro di pianificazione dell’attività giovanili per il prossimo anno, tenutosi domenica 28, hanno così espresso le loro considerazioni: “Al termine di questi due giorni di incontri, presso la Scuola dello Sport del CONI, – ha detto Claudia Tosi – torniamo a casa con grande entusiasmo e soddisfazione. Se il convegno sul talento, svoltosi in un contesto finalmente non autoreferenziale, ci ha fornito gli strumenti metodologici, la letteratura e le esperienze comuni a più realtà sportive, l’incontro del giorno seguente relativo al Progetto Under 16, ci ha riportato a interrogarci sul nostro sport con rinsaldate consapevolezze e la certezza della bontà del programma intrapreso, spingendo tutti a tornare al lavoro con rinnovato impegno ed entusiasmo.
Nella giornata di domenica non sono mancati motivi di confronto, anche acceso, a dimostrazione della passione e della motivazione che muove gli attori interessati. Quello che se ne può evincere è che il progetto, dati alla mano, ha avuto una diffusione diversificata sul territorio, andando ad assumere le declinazioni più appropriate a interpretare realtà culturali, sociali, sportive e logistiche diverse. Il dibattito ha ribadito come l’Italia velica sia variegata e come solo un progetto che possa essere adattato alle singole realtà locali può portare i risultati sperati.”

“Riaffermiamo la nostra soddisfazione per aver assistito a un dialogo costruttivo tra tutti gli attori – ha aggiunto Anna Bacchiega – a dimostrazione che l’impegno e la fatica profusi in un progetto ambizioso, al punto da essere definibile come una “rivoluzione culturale”, non sono stati mal riposti e che al termine del quadriennio possiamo affermare di aver aperto la strada ai concetti fondanti del Piano Strategico lanciato nel 2010. In chiusura auspichiamo che nel prossimo quadriennio tutti gli attori impegnati nella formazione dei nostri atleti possano remare nella stessa direzione e avere come obiettivo primario lo sviluppo armonico della personalità dei nostri ragazzi, perché solo in questo modo potremo contribuire a formare prima di tutto delle persone e poi degli atleti di livello.”

Molto positiva anche l’opinione di Pier Luigi Ciammaichella, Presidente della Conferenza Territoriale FIV: “Il dato scientifico e tecnico nella costruzione del modello di riferimento nazionale CONI – FSN – FIV per le attività giovanili è finalmente ineludibile, mentre le declinazioni che pure si sperimenteranno sul territorio comunque non potranno snaturarne i principi, qualunque sia la classe utilizzata. Per altro verso, il corale apprezzamento di dirigenti, tecnici e classi in questi due giorni è il terreno per fondare un nuovo metodo fatto di costante condivisione del modello di riferimento nazionale giovanile con tutti i soggetti coinvolti nel sistema vela nazionale.
Sono infine fermamente convinto – ha concluso Ciammaichella – che questo convegno d’ora in poi cambierà anche il modo di “essere dirigenti” nel nostro sport.”

Font: www.federvela.it

PRIMA EDIZIONE DELLA RED BULL KITE-0

Jacopo Cantini, giovane promessa del kite italiano, dopo un lungo testa a testa con Renzo Mancini, ha vinto la gara del Red Bull Kite-O, una gara di kitesurf con un format tutto nuovo che unisce per la prima volta endurance e orienteering.

I partecipanti hanno dovuto vedersela con pioggia torrenziale, raffiche di Bora e le tante insidie della Laguna. Una gara estrema tra fondali fangosi, cambi improvvisi di profondità, alghe e un percorso di gara sconosciuto che ha messo a dura prova anche le capacità di orientamento dei più esperti.

Abilità tecniche e capacità strategiche: sono queste le caratteristiche di Jacopo Cantini, 16enne di Follonica e Campione Italiano Kitesurf Freestyle Juniores che, in un’ora e mezzo, ha raggiunto Lignano tagliando il traguardo al limite delle sue forze. Solo in 20 sono riusciti a concludere il percorso, in seconda posizione si è classificato Renzo Mancini, seguito da Michele Leoni.

Ecco le prime parole del vincitore appena raggiunto il traguardo: “Era la prima volta che facevo un’esperienza di questo tipo ed è stato veramente bello. Dal mare alla laguna, passando da punti senza acqua che andavano affrontati correndo, un’esperienza da rifare sicuramente! Al tanto vento e alle onde alte si è aggiunta la pioggia che è stata un ostacolo, ma sono riuscito a fare una bella rimonta insieme a Renzo, con cui sono partito quasi per ultimo.”
La gara è iniziata a Grado sulla spiaggia della Tenuta Primero: alla partenza a tutti i partecipanti è stata consegnata una mappa per orientarsi nella zona lagunare dell’Alto Adriatico e trovare la strada più breve per raggiungere la meta a Lignano Sabbiadoro.

Più di 40 chilometri la distanza da coprire: all’uso del kite gli atleti hanno alternato l’uso delle proprie gambe laddove la profondità non era sufficiente da permettere la navigazione. Gli atleti hanno tracciato il loro percorso individualmente secondo lo studio della mappa e con l’ausilio della bussola ma erano obbligati ad attraversare dei way point prestabiliti.

Ai primi classificati è stato consegnato del materiale Garmin e Ion e un soggiorno presso la Tenuta Primero, partner della competizione.

Aricolo tatto da www.federvela.it